Coppa Serie D, Gela a Favara per partire con il piede giusto
Di scena allo stadio “Bruccoleri”, i biancazzurri sfideranno il CastrumFavara guidata da mister Pietro Infantino per il turno preliminare di Coppa Italia Serie D, che si giocherà a porte chiuse.
Gela. Dopo una campagna acquisti da big del girone e con un entusiasmo che va crescendo allenamento dopo allenamento, il Gela deve necessariamente dimostrare quanto vale. Domani alle 16, lo stadio “Giovanni Bruccoleri” aprirà le proprie porte al club biancazzurro per il turno preliminare di Coppa Italia Serie D contro la Castrumfavara. Non potrà, invece, accogliere i sostenitori gelesi e locali per via di una squalifica inflitta dal Giudice Sportivo nei confronti dell’impianto gialloblù. Quello guidato da Pietro Infantino, vecchia conoscenza del calcio biancazzurro, è un organico che, anche quest’anno, avrà il compito di ottenere nuovamente la salvezza e riconfermare la categoria. L’anno scorso il club gialloblù riuscì nell’intento correndo, però, più di qualche rischio. Fu decisiva la vittoria ai play-out contro il Licata, sconfitto 2-0 e condannato alla retrocessione. A dirigere la sfida Michele Buzzone di Enna. In caso di parità nei 90 minuti, si andrà direttamente ai calci di rigore.
“Per noi è la prima gara ufficiale e ci teniamo ad iniziare con il piede giusto - dichiara mister Cacciola - è chiaro che il risultato sarà determinato da vari fattori ma il nostro obiettivo è quello di disputare una buona gara e passare il turno”.
La rosa agli ordini di mister Cacciola, intanto, sembra stare bene. Le uniche eccezioni sono Tuccio e Sarao, che non dovrebbero rientrare nell’elenco dei convocati. Il primo è vicino al recupero in seguito ad uno stiramento rimediato all’inizio del ritiro di Linguaglossa. Sarao, invece, è stato sottoposto negli scorsi giorni ad un intervento chirurgico alla mandibola. Qualche problemino fisico, nelle ultime settimane, anche per Benassi, che dovrebbe però partire con la squadra in direzione Favara.
“La squadra cresce, i carichi di lavoro sono stati pesanti ma noi stiamo cercando dí attenzionare in modo particolare l’idea di gioco, oltre che le fasi di possesso e non possesso - spiega il tecnico - stiamo lavorando da squadra ma, mano a mano che i carichi di lavoro diminuiranno, si inizierà ad intravedere un po’ più di brillantezza, oltre che qualche giocata individuale in più”.
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