Gela. Sarà l’aula consiliare a dire qualcosa in più sulla tenuta della maggioranza “arcobaleno” del sindaco Lucio Greco. Il vertice svoltosi nel primo pomeriggio di oggi a Palazzo di Città non ha di certo fatto riaccendere la scintilla della “passione” politica tra alcuni alleati scettici e l’avvocato. Le distanze c’erano prima del tavolo convocato, su richiesta del presidente dell’assise civica Salvatore Sammito (che ha preso la palla al balzo dopo quanto chiesto da consiglieri come Vincenzo Cascino), e rimangono anche dopo. Diverse anime della maggioranza non hanno accolto di buon grado le ultime soluzioni messe sul tavolo dal sindaco. La nomina alla guida della Ghelas dell’imprenditore Francesco Trainito, del gruppo “Gela città normale”, ha creato un pericoloso precedente politico. Pare che Greco, anche durante la riunione di oggi, abbia rivendicato la nomina. La scelta l’avrebbe fatta lui personalmente, puntando su Trainito. Dai “civici” di “Una Buona Idea” al fedelissimo del presidente Nello Musumeci Vincenzo Cascino, passando per dem ed esponenti del “Popolo della famiglia” come Valeria Caci, rimangono le perplessità, anche se la prova del rendiconto 2018, che arriva in aula giovedì sera, difficilmente si trasformerà in una resa dei conti politica. Bocciare lo strumento finanziario, significherebbe far vacillare l’intera assise civica. All’incontro di oggi, Greco si è presentato con il dirigente al bilancio Alberto Depetro, che ha illustrato i punti principali del rendiconto, frutto principalmente della gestione commissariale. Il sindaco, davanti ai suoi, ha ribadito che il lavoro della giunta è finalizzato a tentare di sanare falle ultradecennali, dai rifiuti al servizio idrico, e pare che abbia confermato alcuni capisaldi delle ultime settimane.
Non ha nascosto che vorrebbe tentare la carte dei rifiuti con Eni e inoltre ha rilanciato l’ipotesi della risoluzione del contratto che lega il Comune all’Ato idrico e a Caltaqua. In questa fase, l’avvocato può contare su un drappello di “irriducibili”, che hanno confermato il loro pieno appoggio, ma tanti altri alleati lo attendono alla prova dei fatti. Di nuove nomine, ce ne saranno. Gli assessori che dovrebbero allargare la squadra, però, verranno individuati solo quando gli assetti politici, probabilmente, saranno ancora più chiari. La maggioranza (che ha numeri pesanti) va avanti, ma c’è chi tiene in caldo la possibilità di tirare il freno.