Gela. I controlli condotti dal servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e la relazione della funzionaria della Provincia incaricata di monitorare il progetto hanno spinto l’ente nisseno a concludere in anticipo tutte le attività dello Sprar, in città gestito dalla cooperativa Gelambiente. Un progetto autorizzato per cinquanta “adulti ordinari” e finanziato per il periodo 2017-2019, che era stato affidato proprio alla cooperativa locale, con assegnazione definitiva risalente a due anni fa. Nel provvedimento firmato dai tecnici della Provincia si fa riferimento a “gravi criticità rilevate”. “Il servizio affidato alla Gelambiente Soc. Coop. Sociale a.r.l. – si legge ancora – è risultato carente sotto diversi aspetti, quello della accoglienza materiale nelle strutture predisposte nella città di Gela, quello della organizzazione interna (equipe) adibita alla gestione del progetto ed alla fornitura di prestazioni, anche di natura specialistica, e di servizi agli ospiti”. In base ai dati acquisiti dai funzionari nisseni, ci sarebbero state anomalie gestionali che avrebbero causato “la presentazione del rendiconto in ritardo” (“la rendicontazione relativa all’esercizio 2017 è stata trasmessa solo in data 14 dicembre 2018”) oltre alla “tardività delle richieste di proroga” (“al riguardo le spese sostenute per l’accoglienza dei beneficiari,il cui periodo di accoglienza è terminato e non è stata richiesta/concessa proroga, non saranno ammesse a rendiconto”).
Ragioni, rafforzate anche da quanto stabilito dal Decreto sicurezza dello scorso anno e “dalle difficoltà finanziarie” dell’ente, che hanno indotto i funzionari della Provincia a decidere di accelerare la conclusione del progetto, prima della scadenza naturale del 31 dicembre 2019. Salvo variazioni, dovrebbe anche essere autorizzato il trasferimento degli ospiti rimasti nelle strutture gestite dalla cooperativa. “Dare mandato agli uffici competenti di avanzare esplicita richiesta al Servizio Centrale del Ministero dell’Interno – conclude il provvedimento – al fine di porre in essere l’urgente trasferimento delle persone ancora in accoglienza presso la struttura Sprar di Gela (ente attuatore Gelambiente) e richiedere, altresì, di fornire le indicazioni circa i tempi e le modalità di chiusura del progetto”. La delibera commissariale risale a martedì scorso e ha ottenuto il via libera dai tecnici dell’ente.