"Contratto Ghelas va oltre le appartenenze, è una svolta", Giudice: "Dispiace per gli assenti"
Giudice non dimentica le tante emergenze della città e dall'opposizione si sarebbe atteso una presenza maggiore
Gela. L'approvazione del nuovo contratto Ghelas, per la maggioranza del sindaco Di Stefano, è stato un passo significativo. “Il contratto sul quale ci siamo pronunciati, per le sue implicazioni sul piano sociale, economico e anche strettamente amministrativo, è di capitale importanza. La sua approvazione ha messo la parola fine a uno stato di incertezza, fatto di cinque anni di proroghe. Potrà finalmente assicurare un clima di serenità e stabilità, condizioni queste necessarie per operare con efficacia e in modo incisivo – dice il capogruppo di “Una Buona Idea” Giovanni Giudice - il contratto non è una questione che appartiene o conviene a una parte politica. Rappresenta invece un fatto che riguarda tutti, indipendentemente dalle ideologie. E’ un dato di fatto, il nuovo contratto, fortemente voluto dal nostro sindaco, che l'ha sempre ritenuto un obiettivo fondamentale da raggiungere, è adesso giunto alla sua fase finale grazie a un lavoro di squadra puntuale e rigoroso. Con questo contratto vogliamo rilanciare Ghelas e metterla nelle condizioni di contribuire a migliorare sensibilmente la condizione ambientale della nostra città”. Giudice non dimentica le tante emergenze della città e dall'opposizione si sarebbe atteso una presenza maggiore. “Ghelas, in città, ha fatto quel che ha potuto ma non basta. Dobbiamo tutti quanti metterla nella condizione di offrire un servizio migliore. Diventa questa una priorità assoluta perché nessuno può pensare a un rilancio turistico della nostra città senza averne prima migliorato l'immagine. Avevamo la possibilità, questa sera, tutti quanti, nessuno escluso, di scrivere una pagina storica. Mi dispiace quindi per tutti gli assenti, che hanno così perso l’occasione di dimostrare una capacità di mettere da parte ogni tipo di considerazione politica, di fronte agli interessi della città e in particolar modo di fronte agli interessi concreti di tanti lavoratori e di tante famiglie. Mi dispiace per loro – sottolinea - ma sono sicuro che se fossero stati presenti avrebbero votato favorevolmente. Era questo il momento giusto per lanciare un messaggio unitario, anche perché l’opinione pubblica si aspetta dalla politica, soprattutto in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, scelte decise e coraggiose”.
15.6°