Gela. Sarà necessario un ulteriore approfondimento, anche attraverso atti che dovranno essere forniti sia dall’Assessorato regionale energia sia dagli uffici dell’Ato Cl2 in liquidazione. Ci vorranno altri mesi prima che il Consiglio di giustizia amministrativa possa emettere una decisione sull’appello avanzato dai legali dell’Ato rifiuti, che hanno impugnato la pronuncia emessa dal Tar Palermo, con la quale in sostanza è stato imposto il trasferimento alla Srr4 dei beni e degli impianti, attualmente ancora in gestione all’ambito. Una contesa sorta quando alla guida dell’Ato rifiuti c’era l’ex commissario, l’avvocato Giuseppe Panebianco, che insieme ai tecnici dell’ente contestò i provvedimenti della Regione, che prevedendo il trasferimento degli impianti e dei beni alla Srr non avrebbero valutato l’aspetto delle garanzie civilistiche, soprattutto nei confronti dei creditori dell’Ato Cl2. Il Tar Palermo, però, non ha accolto il ricorso dei legali dell’ambito, che si sono adesso rivolti al Cga, chiedendo la sospensiva degli effetti della prima decisione. I giudici hanno fissato la trattazione di merito, per il prossimo ottobre, e al contempo hanno chiesto all’assessorato energia di trasmettere un elenco aggiornato di tutti i beni attualmente nel patrimonio dell’Ato, ora guidato dal commissario Giuseppe Lucisano; ai legali dell’Ato, invece, è stata inoltrata richiesta affinché producano un elenco dei beni acquisiti dopo la costituzione dell’ente.
Le parti dovranno provvedere entro sessanta giorni. Attualmente, sull’asse Ato-Srr la contesa si muove sul futuro dell’impianto di compostaggio di Brucazzi, ancora sotto gestione Ato, ma che sulla carta dovrebbe invece passare alla Srr, i cui vertici hanno comunque avviato un confronto tecnico con la Regione per la realizzazione di un altro sistema di compostaggio, a Timpazzo, e per l’ampliamento della nuova vasca. Sugli impianti del ciclo locale dei rifiuti, da tempo l’attenzione è molto alta, anche per il valore economico dell’intero sistema.