Gela. I tecnici dell’Enel ipotizzarono una presunta alterazione dei contatori per ottenere energia elettrica, senza pagarla. Così, le verifiche si concentrarono su un’abitazione privata e scattò la denuncia per la proprietaria, una donna poi finita a processo. Quelle alterazioni scoperte dai tecnici, però, non le avrebbe messe in atto l’imputata, che adesso ha ottenuto un verdetto di assoluzione dal giudice Ersilia Guzzetta. Il magistrato ha accolto la ricostruzione fornita dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Joseph Donegani.
Da quanto emerso durante il dibattimento, l’imputata non avrebbe avuto nessuna conoscenza specifica per poter manomettere i sistemi, dato che non si sarebbe neanche occupata direttamente dell’abitazione, poi controllata dai verificatori. Elementi che per il giudice sono stati decisivi, tanto da indurla a pronunciare un verdetto favorevole.