Gela. La questione dei liberi consorzi di comuni continua a tenere banco davanti all’annunciata fine delle province.
“Pensare alla nostra città come capofila di un eventuale consorzio di comuni è assurdo – ammette l’ex vice presidente del consiglio provinciale Vincenzo Cascino – non ci sono i numeri richiesti dalla legge. Invece, bisognava pensare con molta più attenzione alla morte delle province. Gli sprechi? Perché non si sono mai tenuti in considerazione quelli della regione? Che fine faranno, adesso, i tanti dipendenti dell’ente provinciale con mutui a carico che avevano fatto affidamento sul futuro della loro attività?”.
In sostanza, Cascino boccia la decisione di svuotare gli enti provinciali e non nasconde le sue perplessità su un possibile consorzio di comuni.
“La situazione – spiega – è veramente molto complicata. Si è preferito pronunciare la parola fine sulle province che, invece, erano gli unici enti in grado di avere un rapporto più immediato con le comunità locali. Adesso, si è aperta la solita guerra tra poveri”.
Intanto, la tensione non si allenta e, nel dibattito attuale, interviene nuovamente il gruppo locale del Movimento cinque stelle. Gli attivisti, infatti, lanciano un messaggio di collaborazione alle associazioni che, nel corso del tempo, hanno perorato la causa della provincia gelese.
“Invitiamo il Comitato per lo sviluppo dell’area gelese e tutti i cittadini del comprensorio – scrivono in un comunicato pubblico – a dare il loro contributo, partecipando direttamente al dibattito che porterà alla definizione della linea ufficiale sul tema da parte del Movimento cinque stelle siciliano. E’ da escludere, comunque, la nascita di nuovi carrozzoni”.
Un’offerta lanciata all’indomani del no, pronunciato dal portavoce all’Ars dei cinque stelle Giancarlo Cancelleri, rispetto alla candidatura di Gela a capofila di un futuro consorzio di comuni.