ROMA (ITALPRESS) – “Il nostro Paese non rappresenta un problema finanziario per il resto dell’Europa e del mondo, ma una risorsa di risparmio a cui l’estero attinge in diverse forme per la sua crescita”. Lo ha detto il presidente della Consob, Paolo Savona, nel suo discorso annuale al mercato finanziario. “All’Italia non mancano solide fondamenta reali, ma scarseggia la loro giusta considerazione”. Il presidente della Consob ha ricordato come a fine 2019 le famiglie italiane disponessero di una ricchezza immobiliare, monetaria e finanziaria, al netto dell’indebitamento, pari a 8,1 volte il loro reddito disponibile, di cui il 3,7 volte in forma di attività finanziarie, per un ammontare di 4.445 miliardi di euro. “Gli italiani sono tutt’altro che cicale, come una distorta pubblicistica tende a sostenere – ha sottolineato – mentre sono formiche che lavorano per sostenere molte cicale estere, anche quelle di paesi che hanno un ben differente rilievo economico, come il Canada, gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Belgio, la Francia e la gran parte dei paesi sudamericani. Ciò è valido guardando sia alle consistenze, sia ai flussi annuali di risparmio dei paesi citati”.Savona ha inoltre auspicato l’emissione di obbligazioni pubbliche irredimibili, “strumento tipico delle fasi belliche, alle quali la vicenda sanitaria è stata sovente paragonata. Esse potrebbero riconoscere un tasso dell’interesse, esonerato fiscalmente, pari al massimo dell’inflazione del 2% che la BCE si è impegnata a non superare nel medio termine. La sottoscrizione di obbligazioni irredimibili – ha proseguito – sarebbe ovviamente volontaria e l’offerta quantitativamente aperta. Emettere titoli irredimibili sarebbe quindi una scelta dai contenuti democratici più significativi perchè, se sottoscritti, limiterebbero i rischi per il futuro del Paese e, di conseguenza, gli oneri sulle generazioni future, quelle già in formazione e quelle che verranno”, ha concluso.(ITALPRESS).