Consiglio impantanato, tensione con burocrazia su debiti: regolamento a metà fa cadere numero legale

 
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Gela. Due punti all’ordine del giorno, quasi scontanti, si sono trasformati in un nulla di fatto. Il consiglio comunale non è riuscito a varare un debito fuori bilancio da circa 16 mila euro, ma neanche il regolamento sull’adozione delle aree verdi, portato in aula dall’assessore Grazia Robilatte. I problemi tra assise civica e burocrazia comunale c’erano e continuano ad esserci. Il debito fuori bilancio, come hanno subito fatto notare i consiglieri Salvatore Incardona, Pierpaolo Grisanti e Romina Morselli, non a caso tutti componenti della relativa commissione, mancava di importanti allegati e anche il dirigente di riferimento ha dimostrato di non avere in mano tutte le informazioni del caso. “Continua ad esserci confusione dai settori – è tornata a ribadire Morselli – in questo modo, diventa difficile lavorare”. Non è la prima volta che i componenti della commissione bilancio criticano l’operato degli uffici dell’ente, soprattutto di quelli finanziari. E’ stata accolta la proposta del capogruppo di “Una Buona Idea” Davide Sincero, che ha chiesto e ottenuto di posporre la trattazione del punto, di modo da acquisire tutti gli atti. Per quasi due ore, inoltre, sono stati valutati gli articoli del regolamento sull’adozione di aree verdi, parchi gioco e fontane pubbliche. In sostanza, l’amministrazione punta ad ottenere interventi privati per garantire la rinascita di alcune aree della città. Dopo una lunga disamina, si è scoperto però che la versione del regolamento trasmessa ai consiglieri mancava di alcuni articoli. Un “buco” che ha indotto i consiglieri di opposizione a farsi sentire. Il capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra ha detto chiaramente che il regolamento non andava portato in aula. Molto critiche sono state anche Sandra Bennici e Paola Giudice.

Alla fine, l’opposizione ha lasciato l’aula, non convinta di quanto accaduto. Per il gruppo di maggioranza, come spiegato da Giuseppe Morselli, sarebbe da escludere l’illegittimità dell’atto, dato che gli articoli mancanti sono stati integrati. Alla ripresa dei lavori, neanche i pro-Greco hanno retto. Solo undici consiglieri presenti. Senza numero legale, tutto rinviato a domani sera.

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