Gela. Un percorso legislativo affinchè la LIS (lingua italiana dei segni) sia riconosciuta lingua ufficiale. Superare le barriere di comunicazione delle persone sorde, sensibilizzare i cittadini attraverso un maggiore utilizzo della Lis nelle informazioni pubbliche. Sono questi i temi trattati dalla conferenza dei capigruppo indetta dalla Presidente Alessandra Ascia con i rappresentanti dei
Giovani Democratici e dell’Ens (Ente nazionale sordi) presenti con Marco Andoloro, segretario provinciale GD, Stefano Scepi e Antonio Amico (Ens).
Una mozione è già all’ordine del giorno nell’agenda del consiglio comunale.
In provincia di Caltanissetta sono circa 300 i sordi, di cui 80 solo a Gela, che ancora oggi combattono per l’abbattimento delle barriere alla comunicazione ed alla partecipazione alla vita delle città.
Tra le ipotesi avanzate anche quella di consigli comunali, sedute di question time e tg con la presenza di un interprete.
Con i capigruppo è stato concordato come primo passo quello di prevedere nel prossimo bilancio un fondo per poter assicurare una figura che fino ad una quindicina di anni fa esisteva all’interno del Comune.
I limiti sono soprattutto di natura economica e legislativa. Due leggi, una alla Regione e l’altra al Senato, sono infatti arenate.