Gela. Un comitato etico per vigilare tra le stanze di Palazzo di Città e stemperare, in questo modo, qualsiasi tipo di polemica. La scelta è stata assunta dalla giunta comunale gelese.
In sostanza, il comitato che andrà a formarsi avrà il compito di valutare possibili segnalazioni su anomalie di gestione interne agli uffici comunali.
L’obiettivo principale, più che evidente, riguarda il contrasto a forme, velate o meno, di conflitto d’interessi. Non a caso, lo stesso codice etico già redatto dall’ingegnere Davide Ferrara, a sua volta presidente del nucleo controllo gestione e incaricato, a titolo gratuito, di occuparsi della questione, fa espressamente richiamo all’attività dei dirigenti dei vari settori municipali.
Dovranno essere valutate tutte quelle segnalazioni che possano riguardare eventuali interessi di dipendenti comunali davanti a procedimenti avviati dai loro stessi uffici. Nel testo, inoltre, si esclude la possibilità di percepire regali di qualsiasi tipo da utenti che abbiano a che fare con pratiche istruite dagli uffici di Palazzo di Città.
Stando alle direttive impartite dall’ingegnere Davide Ferrara, il comitato sarà composto da cinque membri. E’ esclusa la presenza del primo cittadino Angelo Fasulo: lo spazio, infatti, verrà riservato al segretario generale Vito Scalogna, al direttore generale Renato Mauro, ad un dirigente di settore, ad un assessore scelto per farne parte oltre che allo stesso Ferrara, incaricato come consulente esterno.
Non è ancora chiaro, però, quando il comitato entrerà pienamente in opera. Va ad aggiungersi, in ogni caso, sia al nucleo controllo gestione che all’organismo indipendente di valutazione. Negli ultimi mesi, soprattutto tra i banchi del consiglio comunale, non sono mancate aspre polemiche su questioni che il comitato sarà chiamato a valutare.
Nel mirino di molti consiglieri è finito il ruolo del direttore generale Renato Mauro che, a sua volta, dovrebbe confluire all’interno dello stesso comitato appena varato.
