Gela. Ha scelto di non rispondere davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale che lo avrebbe dovuto sentire su rogatoria dei colleghi di Palermo.
Nuova ordinanza firmata dai magistrati. Il trentanovenne Agostino Salvatore Benito Peritore si è trincerato nel silenzio davanti all’ordinanza bis che ne ha disposto gli arresti domiciliari con l’accusa di aver avuto a disposizione 4 chili d’hashish. Venne fermato, lo scorso aprile, nei pressi del terminal bus della stazione ferroviaria di Palermo. Gli agenti di polizia sequestrarono 4 chili d’hashish che Peritore trasportava nascosti in un sacchetto. Nelle scorse settimane, il suo legale di fiducia, l’avvocato Salvo Macrì, ha ottenuto la scarcerazione dai giudici del riesame. I magistrati, infatti, hanno accolto le indicazioni arrivate dalla difesa che contestava diverse anomalie procedurali nell’effettuazione dell’udienza di convalida successiva all’arresto di Peritore. Dopo la scarcerazione, però, la procura palermitana ha emesso una nuova ordinanza d’arresto che ha costretto Peritore ai domiciliari. A questo punto, il trentanovenne che non ha risposto rimane agli arresti domiciliari. L’avvocato Salvo Macrì, comunque, potrebbe nuovamente rivolgersi ai magistrati del riesame.
