Gela. Otto voti favorevoli, quasi esclusivamente dei pro-Greco, sette astenuti (progressisti e qualche esponente di centrodestra rimasto in aula), e nessun voto contrario. E’ stata approvata la dichiarazione di dissesto. L’assise civica, questa volta, ha “liquidato” la pratica nell’arco di pochi minuti. Il cuffariano Gabriele Pellegrino è tornato a sottolineare le incoerenze politiche del sindaco Lucio Greco, che aveva dichiarato la sua disponibilità a dimittersi qualora non fosse riuscito a presentarsi con il piano di riequilibrio. La grillina Virginia Farruggia, invece, ha chiamato in causa quella parte dell’opposizione che pur avendo avuto un ruolo nella giunta Greco ora invece si è tenuta lontana dall’aula. Il civico Davide Sincero ha posto altri dubbi sulle procedure adottate dal commissario nominato dalla Regione e non esclude di rivolgersi eventualmente “agli organi competenti”.
Le opposizioni progressiste e civiche sono rimaste in aula, astenendosi, così come esponenti di centrodestra (il forzista Rosario Tranito e il leghista Giuseppe Spata). Il presidente Sammito ha invece votato favorevolmente. Il gruppo Mpa si è espresso a favore. Per il resto, tutti i “pronostici” rispettati e da oggi il Comune è ufficialmente in dissesto. La seduta si è poi sciolta per mancanza del numero legale.