Gela. L’amministrazione comunale, in partenariato con l’Università Kore di Enna, soggetto proponente, Eni e Sicindustria, è stata inserita nella lista dei destinatari di un finanziamento dell’ammontare di 10 milioni di euro con il progetto Sinapsi (Sistemi Innovativi Applicati in Sicilia) finalizzato alla nascita di un Polo Tecnologico nell’area ex Asi. Il bando, che risale alla fine del 2021, rientrava tra quelli di competenza del Ministro per il sud e la coesione territoriale e ha visto un’ampia partecipazione. A fronte delle 270 idee progettuali presentate, soltanto 27 sono state ammesse al finanziamento e c’è quella in partnership con il Comune. Obiettivo di Sinapsi è invertire la tendenza al progressivo spopolamento della fascia di popolazione giovanile, in atto da anni, con la conseguenza di un costante impoverimento delle competenze e del patrimonio imprenditoriale e professionale e di un aggravio di problemi sociali ed occupazionali. Attraverso il recupero funzionale di uno spazio da destinare alla creazione di un polo tecnologico con matrice imprenditoriale, si doterà la comunità anche di un luogo di aggregazione delle competenze, un vero incubatore di realtà innovative per una società che intende ripartire puntando sulla offerta formativa adeguata alla domanda e sull’erogazione di una formazione specializzata e rispondente alle attuali necessità del tessuto socio economico, con innumerevoli benefici, in primis il contrasto alla migrazione di capitale umano altamente qualificato.
“Era il novembre 2021 quando abbiamo partecipato alla manifestazione d’interesse per la candidatura di progetti volti a creare ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno, rispondendo ad un avviso pubblicato dall’Agenzia per la Coesione territoriale. Abbiamo deciso di partecipare per darci una possibilità e per darla ai nostri concittadini – ha
dichiarato il sindaco Lucio Greco – mediante la creazione di un polo tecnologico in grado di fornire un’offerta formativa adeguata alla domanda della città e del suo tessuto socio-economico e culturale. Per mesi, abbiamo atteso fiduciosi l’esito della presentazione del progetto, sicuri di aver fatto del nostro meglio e oggi, alla luce di questa bellissima notizia del finanziamento, un sentito ringraziamento va a quanti si sono spesi non solo per la stesura, ma per presentarlo in tempo. Non è stato un lavoro facile, ma ci abbiamo creduto e abbiamo fatto bene a farlo, vogliamo guardare al futuro con ottimismo”. Un altro incubatore per imprese e start up dovrebbe sorgere a Macchitella, nella struttura dell’ex albergo Eni, i tempi però si sono dilatati e le attività, ad oggi, non sono mai partite, comprese quelle che avrebbero dovuto portare in città corsi di laurea di ingegneria ambientale, attraverso l’università ennese Kore.