Gela. L’impianto di compostaggio di Brucazzi sarà sottoposto ad una valutazione di mercato, per accertarne l’entità economica, qualora si decidesse di trasferirlo ad un soggetto diverso dall’Ato Cl2 in liquidazione, che ne è proprietario, come accertato da sentenze dei giudici amministrativi. L’assemblea dei sindaci si è espressa in questa direzione. Verrà effettuato un approfondimento attraverso una fase di due diligence. Negli scorsi giorni, il sistema di compostaggio è stato oggetto della disamina condotta su convocazione del commissario Giuseppe Lucisano. Su questo piano, c’è una tendenziale conformità di vedute tra la guida dell’ambito e i primi cittadini presenti, compresi i sindaci di Gela, Niscemi e Butera, oltre a quello di Delia. Più complessa pare l’opzione del trasferimento diretto alla Srr e ad Impianti Srr. In ogni caso, si dovrà passare da una procedura di evidenza pubblica. Il sistema di Brucazzi è uno degli asset essenziali in carico all’Ato in liquidazione. I sindaci hanno più volte posto dubbi sulla capacità effettiva dell’ambito di gestirlo direttamente. L’impianto, con il dissequestro dello scorso anno, era destinato al riavvio ad inizio 2024 ma almeno due danneggiamenti hanno bloccato il processo.
I Comuni dell’ambito, a partire da Gela, si sono visti costretti a trasferire i conferimenti in altri siti, anche fuori dal circondario, con un aumento consistente dei costi. Intorno al sito di Brucazzi era partita un’inchiesta su presunte violazioni ambientali. Ato, intanto, si prepara a formalizzare la procedura per il rinnovo delle autorizzazioni dell’impianto. Sarà proprio l’ambito ad intestarsi l’iter.