Gela. L’istanza per la procedura di assoggettabilità a Via è arrivata negli uffici dell’assessorato regionale territorio e ambiente lo scorso novembre. Il progetto che dovrà essere valutato dai tecnici palermitani prevede la realizzazione di un nuovo impianto di compostaggio dei rifiuti sul territorio locale. Sarebbe il secondo, aggiungendosi a quello di contrada Brucazzi. L’area individuata, questa volta, è in contrada Sant’Antonino-Lapa lungo la sp83, di proprietà della Balestrieri impianti srl. Proprio l’azienda campana, che fa parte della Balestrieri Holding (che comprende anche Tekra attuale gestore del servizio rifiuti in città), ha proposto l’investimento. Negli uffici della Regione è stata inoltrata l’intera documentazione tecnica, fatta di dati e rilievi urbanistici e ambientali. L’ultima parola spetta ai funzionari palermitani che dovranno decidere sulla sottoposizione alla valutazione di impatto ambientale. L’impianto di compostaggio ideato dall’azienda campana servirebbe a trattare notevoli quantitativi di “rifiuti verdi e a matrice organica provenienti dalla raccolta differenziata”.
Nel marzo di due anni fa, i vertici dell’Ato Cl2 decisero di revocare il contratto che legava l’ente proprio alla Balestrieri impianti srl che avrebbe dovuto continuare a gestire l’impianto di compostaggio di contrada Brucazzi fino al successivo mese di dicembre. Il commissario liquidatore dell’Ato Giuseppe Panebianco e il direttore esecutivo del contratto Sergio Montagnino decisero di interrompere il rapporto facendo riferimento a “gravi inadempienze”. Se il nuovo progetto arrivasse a conclusione, allora sul territorio locale potrebbero concentrarsi due impianti di compostaggio (quello di Brucazzi potrebbe ottenere l’autorizzazione all’aumento della capacità già richiesta dai tecnici Ato) e la discarica di contrada Timpazzo.
