Compostaggio fermo, missiva Di Stefano: "Continuiamo a pagare tariffe elevate per conferire in altri impianti"

I Comuni del territorio, pur avendo l'impianto di Brucazzi che potrebbe accogliere i conferimenti con tariffe inferiori, pagano “fino a 125 euro a tonnellata” per la frazione dell'umido trasportata in altri siti

A cura di Rosario Cauchi
31 luglio 2025 22:15
Compostaggio fermo, missiva Di Stefano: "Continuiamo a pagare tariffe elevate per conferire in altri impianti" -
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Gela.  Tre anni fa venne sequestrato in un'indagine condotta dai pm della procura, rispetto a presunte irregolarità ambientali. Una vicenda che verrà affrontata nel dibattimento processuale. L'impianto di compostaggio, a Brucazzi, fu successivamente dissequestrato ma da allora non è mai più entrato a regime e i Comuni dell'ambito, con in testa Gela, continuano a conferire in altri siti, a costi decisamente superiori. Il sindaco Di Stefano vuole vederci chiaro e ha scritto alla Srr, per cercare di avere riscontri circa i tempi per l'acquisizione del sistema di Brucazzi, che dovrebbe passare, dietro pagamento di un costo, da Ato Cl2 in liquidazione proprio alla Srr4 e di conseguenza nella gestione di Impianti Srr. A oggi, però, tutto è fermo e l'unico dato certo è che i Comuni del territorio, pur avendo l'impianto di Brucazzi che potrebbe accogliere i conferimenti con tariffe inferiori, pagano “fino a 125 euro a tonnellata” per la frazione dell'umido trasportata in altri sistemi, fuori dal territorio locale. “Voglio capire quali sono le intenzioni – precisa il primo cittadino – non possiamo continuare a pagare tariffe elevate quando invece avremmo la possibilità di conferire l'umido nel sistema di compostaggio di Brucazzi, a cifre inferiori, risparmiando fino a sessanta euro per tonnellata”. Il destino dell'impianto di compostaggio pare segnato, visto che Ato Cl2 in liquidazione, detentore della proprietà, non è più nelle condizioni di portarlo avanti. Si è tenuto un confronto tecnico in Regione e in quella sede era stato stabilito che Srr4, a proprie spese, avrebbe condotto una perizia per vagliare il prezzo di mercato del sistema di compostaggio, soprattutto dopo che l'avviso pubblico per eventuali offerte era andato deserto. 

In foto l'impianto di compostaggio di Brucazzi

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