Gela. La conferenza di servizi indetta dal dipartimento regionale acqua e rifiuti è stata conclusa con “esito favorevole”. Rimane però aperta la questione dell’affidamento in gestione dell’impianto di compostaggio di Brucazzi, attualmente nella piena disponibilità dell’Ato Cl2 in liquidazione. Il dipartimento regionale ha provveduto con la conferenza di servizi esclusivamente rispetto agli aspetti tecnici del sistema, che stando ai riferimenti dell’ambito è da ritenersi “efficientato e manutenzionato”. Ad inizio dello scorso anno, quando sembrava destinato a ripartire a pieno regime a conclusione di un periodo di sequestro giudiziario, ci furono due danneggiamenti che bloccarono il via. I Comuni dell’ambito, compreso quello di Gela, continuarono a conferire in altri siti, con costi sicuramente maggiori. Il dipartimento si è espresso sull’efficienza dell’impianto. Rimangono però da valutare tutte le dinamiche che ruotano intorno ai rapporti tra Ato in liquidazione, retto dal commissario Lucisano, e le società Srr4 e Impianti Srr. I sindaci dell’ambito, in diverse occasioni, si sono espressi a favore di un passaggio dell’impianto e di tutti gli asset dall’Ato alla stessa Srr, attraverso Impianti Srr. Negli ultimi mesi dello scorso anno, inoltre, proprio i sindaci si sono posti per l’avvio di una fase di due diligence finalizzata a stimare il valore complessivo del sistema di compostaggio, così da metterlo sul mercato per un trasferimento definitivo di proprietà, dietro congruo pagamento, essenziale per la liquidazione di Ato.
I sindaci, in gran parte, sono convinti che Ato, su un piano normativo, non abbia più i requisiti per condurre il sistema di compostaggio. Lo hanno spiegato nel corso della conferenza di servizi. “Si condivide la necessità di procedere con immediatezza ad una due diligence al fine di consentire al più presto e come più volte richiesto da quasi tutti i Comuni soci, il trasferimento integrale di tutti gli asset aziendali alla Srr, titolata per legge a gestire il ciclo integrato dei rifiuti”, hanno sottolineato. La procedura avviata in Regione è finalizzata al rinnovo dell’autorizzazione. “Il Dipartimento non può dirimere né interferire in nessun modo con gli aspetti civilistici di cui alla L.R 9/2010 relativi alla fase di liquidazione, la quale risulta tutt’ora in corso e rispetto alla quale sia le motivazioni che le tempistiche per le quali la stessa non si sia ancora conclusa, non rientrano negli argomenti della conferenza dei servizi e soprattutto tra le competenze istituzionali del Dipartimento e del Servizio 6 Autorizzazioni”, hanno specificato i riferimenti regionali. In definitiva, si conclude indicando che “il provvedimento finale sarà adottato come provvedimento di “rinnovo e contestuale voltura” in favore del gestore che le parti individueranno in esito alle procedure pubbliche previste per legge”.