"Compostaggio e Timpazzo, andiamo verso la soluzione", Bancheri: "Giusto che Di Stefano voglia verifiche ulteriori"
La prossima settimana, si terrà un tavolo tecnico negli uffici del dipartimento regionale acqua e rifiuti, per diradare le ultime nebbie interpretative sulle vasche dismesse di Timpazzo e sul ruolo del Comune di Gela
Gela. L'assemblea odierna dell'Ato Cl2 in liquidazione, che era attesa da tempo, ha aperto un varco piuttosto consistente per delineare una gestione unitaria del ciclo locale dei rifiuti, attraverso la Srr4. L'impianto di compostaggio, infatti, attualmente nella piena proprietà dell'Ato, pare destinato alla cessione, con vendita proprio alla Srr. Prima, bisognerà accertare il valore complessivo. Una schiarita è giunta pure sul fronte di Timpazzo e delle vasche dismesse A-B e C-D, che il Cga, in sede di giustizia amministrativa, ha indicato come “di proprietà del Comune di Gela e non dell'Ato”. “Sul compostaggio, su proposta mia e del sindaco di Niscemi, verrà condotta una perizia estimativa, per individuare l'effettivo valore di mercato – sottolinea il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri che è presidente della Srr4 – la perizia, su iniziativa della Srr, verrà effettuata da un organo terzo. L'intenzione, una volta definito il valore per l'acquisto, è di portarlo avanti attraverso il nostro braccio operativo, la società Impianti Srr”. Sembra quasi scontato, soprattutto a seguito della gara, bandita da Ato e andata deserta, che il sistema di compostaggio di Brucazzi si orientato in direzione della Srr e di Impianti Srr, l'in house che attualmente gestisce il servizio rifiuti nei Comuni dell'ambito e l'intera piattaforma integrata di Timpazzo. La decisione del Cga, appena pubblicata, che invece assegna al Comune di Gela la proprietà delle vasche dismesse di Timpazzo, A-B e C-D, ha posto una serie di questioni. Il sindaco Di Stefano ha chiesto e ottenuto che vengano affrontate in Regione. La prossima settimana, si terrà un tavolo tecnico negli uffici del dipartimento acqua e rifiuti. “E' legittimo che il sindaco di Gela voglia affrontare aspetti legati alla proprietà dell'area delle vasche e al ruolo del suo ente – continua Bancheri – lo faremo in Regione. Io e i legali siamo certi che le vasche, sulla base della sentenza del Cga, vadano trasferite, da subito, dall'Ato alla Srr”. Di Stefano non sembra intenzionato a rinunciare a eventuali condizioni di agevolazione per Gela, dato che si tratta del Comune sul cui territorio insiste l'intera impiantistica dei rifiuti, riconosciuto proprietario delle vasche, così come sentenziato dai giudici amministrativi. “Stiamo arrivando alla conclusione di un percorso che non è stato semplice – dice ancora Bancheri – in questo modo, avremo la soluzione per vasche che vogliamo mettere a valore, rendendole virtuose, attraverso Impianti Srr, e si potrà finalmente pervenire alla chiusura della fase di liquidazione dell'Ato”. Bancheri e altri sindaci, fin dall'inizio della loro esperienza, hanno insistito per la conclusione della liquidazione dell'Ato, con il conseguente passaggio degli asset alla Srr. Dalla Regione dovrebbero pervenire gli ultimi chiarimenti, in un sistema rifiuti locale che pare ormai tutto nell'orbita della Srr e della controllata Srr4.
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