Gela. Lo stadio Presti è “open”, ovvero senza spazi per il pubblico al coperto. Completati i lavori, secondo tabella di marcia, di decostruzione della tettoia. L’ultima trave è stata tolta oggi, aprendo una visione diversa rispetto a quella cui erano abituati i tifosi. Questo dovrebbe essere l’ultimo ostacolo per ottenere l’agibilità, negata sino ad oggi da Genio civile e Vigili del fuoco ma non l’ultimo intervento necessario.
Il prossimo passo, già programmato, è quello di sistemare il manto erboso, ridotto ad una piccola foresta selvatica con tanto di erbacce ed arbusti. In tal senso la ditta Limonta è stata già contattata e pronta ad intervenire. Dovrebbero bastare tra i 7 e 10 giorni per fare diventare il prato verde sintetico di ultima generazione praticabile.
Poi occorre l’ultimo sforzo, ovvero ripristinare gli spogliatoi e gli impianti elettrici. E qui qualche problema esiste e riguarda l’aspetto finanziario dell’ente e la sua capacità. Pare che per completare il restyling servano circa 100 mila euro. Non a caso l’assessore ai Lavori pubblici Ivan Liardi ha ammesso che per vedere lo stadio riaperto occorrerà un altro mese. Ma dopo averlo visto chiuso da quasi due anni rappresenta quasi il male minore.