Commissione invalidità, “messa in mora ad Asp”: su finanziamenti vertice in Regione

 
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Pizzardi e Caruso in aula consiliare

Gela. L’ennesima “messa in mora” ad Asp da parte dell’amministrazione comunale. L’assessore Antonio Pizzardi ha dato comunicazione in tal senso su un tema ancora irrisolto, quello della commissione per le invalidità civili. Ancora oggi, come ha spiegato il consigliere civico Rosario Faraci, utenti con gravi patologie tumorali o con malformazioni, devono sostenere il viaggio verso Caltanissetta, che vanta quattro commissioni. Per i civici, è indispensabile che almeno una commissione venga dislocata stabilmente in città. Pizzardi, che dal momento dell’insediamento ha inoltrato note ufficiali per avere uno sblocco di questa vicenda, ha indicato che anche oggi ne è stata inoltrata un’altra. “Non possiamo attendere l’esito di procedure di concorso che potrebbero anche non concludersi o concludersi negativamente – ha detto Pizzardi – anzitutto, serve che una delle quattro commissioni di Caltanissetta venga dislocata in città. Per noi, quest’ultima nota è una messa in mora. Attendiamo un’altra settimana o al massimo quindici giorni”. Faraci ha ribadito “l’illogicità” delle decisioni di Asp che non guardano mai alla città. “Quattro commissioni si sono formate a Caltanissetta – ha concluso – e stranamente nessuna in città e a Mussomeli. Penso che non ci sia proprio la volontà di andare incontro alle esigenze della città”.

Sui progetti “congelati” per le scuole “Quasimodo” e “Don Milani” e per il polo della “Pirandello”, il consigliere Alessandra Ascia ha chiesto chiarimenti direttamente all’assessore Francesca Caruso. Di fatto, i tre progetti, coperti nel sistema Po-Fesr 2014-2020, non hanno trovato la strada giusta per andare avanti. L’assessore Caruso ha parlato di un problema legato prevalentemente all’aumento dei costi e all’assenza di risposte dalla Regione per la messa in salvaguardia. In settimana, è previsto un incontro a Palermo, dopo mesi di silenzio. Si dovrà fare chiarezza sulla messa in salvaguardi e sul destino dei progetti che non potranno essere completati entro fine anno. “Probabilmente, verranno trasferiti su altri programmi di finanziamento”, ha precisato l’assessore. Per Ascia, però, ci sono stati troppi ritardi. “E’ trascorso più di un anno – ha riferito – perché non si è proceduto a chiedere spiegazioni andando negli uffici regionali?”. Caruso ha sottolineato che “fino a giugno ci sono stati incontri in Regione”.

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