Gela. Una variazione di bilancio approvata mentre sussiste il nulla di fatto per la modifica al regolamento sui comitati di quartiere e per il regolamento delle forniture idriche alle utenze non coperte dalla rete. In consiglio comunale, in serata, è rimontato un certo dissenso rispetto all’operato della burocrazia dell’ente. La commissione affari generali, presieduta dal consigliere Marina Greco, sostiene una modifica al regolamento che disciplina i comitati di quartiere, facendo venire meno la soglia dei novemila residenti. Il punto interrogativo rimane immutato sulla perimetrazione delle aree urbane. Dopo un lungo periodo di interlocuzioni, dal settore demografico, competente in materia, il dirigente ha declinato sottolineando che non c’è personale a sufficienza e passando la palla agli uffici dell’urbanistica. Un “contropiede” burocratico che ha indispettito gran parte dell’assise civica. Dal capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli e fino ai civici di “Una Buona Idea” e al consigliere di “Rinnova” Alessandra Ascia, tutti hanno sottolineato che l’approccio della burocrazia municipale non può essere quello da scaricabarile. C’è anche chi ha invocato sanzioni nei riguardi del dirigente che ha inoltrato la nota delle polemiche. Senza una dettagliata planimetria da allegare, è quasi impossibile pervenire ad un voto alla proposta di modifica, che su insistenza anche del centrodestra (con il consigliere FdI Salvatore Scerra) è stata posposta.
Nessun passo in avanti anche per il regolamento sulle forniture idriche alle utenze non coperte dalla rete. Ancora una volta, in aula è mancato il numero legale. Morselli e il civico Sincero hanno però spiegato che non si può procrastinare all’infinito, anche per evitare potenzali conseguenze erariali in un Comune già in dissesto. In questo caso, il vero pomo della discordia è il costo del servizio, considerato eccessivo.