Gela. Tre minorenni sono stati arrestati dai carabinieri per danneggiamento e furto aggravato ai danni dell’Istituto tecnico commerciale “Luigi Sturzo” di via Ettore Romagnoli.
I tre, L.E. di 17 anni, G.V.A. anch’egli di 17 anni e D.F. di 16, quest’ultimo già sottoposto agli arresti domiciliari e denunciato anche per evasione, sono stati sopresi ieri pomeriggio dai militari dell’arma all’interno della scuola.
Una pattuglia insospettita da un motorino appoggiato in modo sospetto sulla recinzione dell’istituto, ha scorto le sagome dei tre minorenni passare da una vetrata dell’androne della scuola. Dopo aver chiamato i rinforzi per cinturare l’area ed evitare possibili vie di fuga, i carabinieri hanno fatto irruzione all’interno della scuola scovando i tre mentre danneggiavano e saccheggiavano a colpi di spranga i distributori automatici di bevande e prodotti dolciari. Tentata la fuga verso la palestra, e frantumato una vetrata a suon di pugni, i tre sono stati bloccati e perquisiti dai militari.
Nelle tasche di due di loro i carabinieri hanno rinvenuto le monete in precedenza prelevate dai distributori automatici per un totale di circa 45 euro.
Dopo un più approfondito sopralluogo, i militari hanno anche costatato che i tre avevano manomesso i sensori del sistema di allarme e mandato in frantumi il pannello in vetro della centralina elettrica dove erano posizionati gli interruttori generali.
Uno dei minorenni, D.F., già sottoposto agli arresti domiciliari, tre volte la settimana era stato autorizzato ad uscire da casa per recarsi proprio presso l’istituto tecnico per svolgere servizio di volontariato.
Indagini sono in corso da parte dei militari per verificare se il terzetto sia responsabile degli atti di vandalismo che hanno interessato nei giorni scorsi altri plessi scolastici di Gela.
I tre sono stati accompagnati ieri sera presso l’istituto penale per i minorenni di Caltanissetta a disposizione della Procura della Repubblica dei Minori di Caltanissetta mentre il motorino usato dai uno dei giovani è stato posto sotto sequestro e la refurtiva riconsegnata ai legittimi proprietari.
