Gela. L’aggressione, con una lama, si verificò nella zona di San Giacomo. Venne ferito un ambulante di frutta e verdura. Il trentunenne Maurizio Saponetto fu arrestato dai carabinieri che lo individuarono nell’arco di poche ore. Nei suoi confronti è stato aperto il dibattimento davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Eva Nicastro e Martina Scuderoni). L’accusa è di tentato omicidio. Le ferite riportate dall’ambulante furono piuttosto profonde ed ebbe bisogno di interventi chirurgici. Saponetto agì perché poco prima l’ambulante si era rifiutato di dargli qualche euro. La reazione scattò con tutte le relative conseguenze. Ha ammesso i fatti già durante l’interrogatorio di garanzia. Nel corso della prossima udienza, sarà conferito l’incarico ad un esperto per l’effettuazione di una perizia.
Il difensore del trentunenne, l’avvocato Giovanni Cannizzaro, in aula ha indicato la necessità di procedere ad una valutazione dello stato psichico dell’imputato, anche attraverso l’analisi di ulteriore documentazione medica. Saponetto, in passato, fu ospite di strutture specializzate e pare che da diverso tempo non assumesse i necessari farmaci. Fattori che per la difesa non possono essere trascurati nella valutazione delle responsabilità. Il legale non ha optato per riti alternativi.
