Colpì alla gola l’ex moglie gelese, 7 anni a Sodi: cade l’accusa di tentato omicidio

 
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Pisa. Condannato a sette anni di reclusione con l’accusa di lesioni personali ai dannidell’ex moglie, la gelese Sara Daino. E’ la decisione adottata dai giudici del tribunale di Pisa nei confronti del quarantottenne Daniele Sodi.

Da tentato omicidio a lesioni. Alla fine, l’originaria accusa di tentato omicidio è caduta, derubricata appunto in lesioni. Il metronotte aveva aggredito la donna, dipendente della ditta Sodexo, perché non accettava l’avvio del procedimento di separazione. Un gesto premeditato che gli permise di avvicinare la moglie e colpirla con un fendente al collo. Utilizzò la lama di un taglierino.

L’aggressione di marzo. I fatti si verificarono la mattina del 17 marzo scorso tra i viali dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, dove l’incolpevole Sara Daino lavora in qualità di inserviente. La scena venne catturata dal sistema di videosorveglianza interno a disposizione dell’ospedale toscano. Le indagini permisero di ricostruire i fatti e identificare anche l’arma utilizzata dal metronotte: un trincetto con una lama in acciaio molto affilata. Fu lo stesso metronotte a riferire agli inquirenti di avere comprato il taglierino poco prima di ferire gravemente l’ormai ex moglie, dopo avere sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine ammettendo le sue colpe al centralino del 113. La quarantacinquenne gelese venne prontamente ricoverata in terapia intensiva.  La donna riportò una vistosa ferita al collo.

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