Collezioni preziose, rari manoscritti e un mistero notturno: il tesoro nisseno dalle incredibili raccolte
Biblioteca Scarabelli di Caltanissetta: incunaboli rari, salterio notturno e storie di donazioni. Un tesoro da riscoprire.
Nel cuore di Caltanissetta, ospitata nell’ex Collegio dei Gesuiti, la Biblioteca comunale “Luciano Scarabelli” è una sorprendente collezione di cultura che nasce nel 1862 per decreto del prodittatore siciliano Antonio Mordini. Custodisce oltre 142.000 volumi, 281 manoscritti, 11 incunaboli e più di mille cinquecentine, tra cui testi di grande valore storico e religioso, frutto di lasciti e confische ai gesuiti. Un vero patrimonio della città che merita di essere svelato, pagina dopo pagina.
Collezioni preziose, rari manoscritti e un mistero notturno
La fondazione fu possibile grazie ai volumi donati dai gesuiti nel 1867, ma il cuore pulsante della biblioteca è legato al filologo Luciano Scarabelli, che tra il 1862 e il 1875 donò oltre 2.500 libri, inclusi i tomi del maestro Pietro Giordani
Tra le curiosità che restano ancora da scoprire c’è lo “psalterium nocturnum”, un salterio miniato del XVII secolo destinato alla recita notturna delle preghiere. Restaurato solo nel 2011–2012, custodisce otto miniature floreali e sacre con copertine in legno e borchie metalliche: un capolavoro liturgico raramente visibile.
E ancora: 11 incunaboli (1476–1496), 2 pergamene antiche e oltre 1.000 cinquecentine, volumi a stampa a caratteri mobili che, nel 2025, stanno tornando all’attenzione locale per le iniziative culturali promosse anche da Cassa Depositi e Prestiti.
Un luogo di sapere, arte e comunità
La biblioteca nasce su iniziativa del prefetto Domenico Marco d’Ivrea, che lanciò un appello a ordini religiosi e famiglie per dotare Caltanissetta di uno scrigno di cultura. L’apertura al pubblico avviene solo nel 1888, grazie al bibliotecario Calogero Manasia e a stanziamenti comunali.
Le sale, all’interno dell’antico complesso gesuitico, conservano l’architettura a cortile porticato, portale monumentale e balconate ottocentesche.
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