Cocaina sequestrata dai carabinieri, un imprenditore agricolo lascia il carcere

 
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Butera. Erano stati arrestati nell’ottobre dello scorso anno, dopo che i carabinieri trovarono e sequestrarono circa seicento grammi di cocaina e almeno dieci proiettili. L’imprenditore agricolo buterese Giovanni Stoppia e la moglie Maria Battaglia hanno però ottenuto una modifica delle misure di custodia cautelare impostegli, nonostante siano incensurati. I giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta hanno accolto in gran parte le richieste avanzate dai difensori, gli avvocati Santino Garufi e Carmelo Tuccio. Domiciliari per Stoppia, che lascia il carcere, e obbligo di dimora per la moglie, che invece era sottoposta ai domiciliari. Subito dopo il sequestro della droga, l’imprenditore ha ammesso di farne uso. I soldi trovati dai militari, circa tremila euro, invece, sarebbero serviti a pagare i dipendenti e per alcune pendenze con l’Agenzia delle Entrate. Non si sarebbe trattato di somme arrivate da presunte attività di spaccio.

I legali hanno messo in luce diversi aspetti della vicenda, a partire proprio dal fatto che nessuno dei due indagati abbia mai avuto guai con la giustizia. La moglie dell’imprenditore, inoltre, non sapeva della droga né dell’uso che ne faceva il marito. Aspetti che hanno convinto i giudici del riesame di Caltanissetta, dopo che il gip aveva respinto le precedenti richieste di revoca delle misure.

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