Coalizioni e candidati, Incardona “diviso” tra Di Stefano e Scerra: sta valutando la scelta

 
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Salvatore Incardona

Gela. La fisionomia politica con vista amministrative man mano si va definendo. Nessuna coalizione, ad oggi, può dirsi completamente rappresentativa dell’area alla quale si ispira. Le divisioni interne non mancano, sia nel centrodestra sia nel contesto progressista. I candidati passati in rassegna sono cinque, Grazia Cosentino (per i partiti di centrodestra e ancora per i renziani e i cuffariani), Terenziano Di Stefano (che ha dalla sua civici, grillini, dem, calendiani, comunisti, deluchiani e il gruppo dell’imprenditore Melfa), Miguel Donegani (con “PeR”, Sinistra italiana e “#2029”), Filippo Franzone (che schiera la sua lista per sindaco e ha l’appoggio di Moto civico, Api, Gran Sicilia e Popolo della famiglia) e Salvatore Scerra (con liberali, Rinnova, Avanti Gela e Prima Gela). Se i candidati alla carica di primo cittadino hanno iniziato a prendere contezza dello scenario complessivo, ci sono poi le caselle per le liste che vanno riempite. Il sindaco Lucio Greco non ha ancora del tutto ammainato bandiera e sta valutando il da farsi. Una ricandidatura non pare così semplice da puntellare. Gli assessori che sono attualmente in giunta hanno la piena convinzione dell’assenza di vincoli. Non ci sono più patti da osservare e l’avvocato Greco sa bene di non poter assicurare soluzioni definite per le urne. Così, il dialogo è in corso, anzitutto per i pezzi dell’amministrazione attuale. Tra i nomi che più si rincorrono in questi giorni c’è quello dell’assessore all’istruzione e allo sport Salvatore Incardona. Cinque anni fa, all’esordio, colse l’elezione al consiglio comunale con l’Udc. Lasciò l’opposizione per supportare il progetto Greco.

Il suo legame con l’area centrista è noto ma non ha nascosto che per le europee ha già scelto il forzista Marco Falcone. Per le amministrative, invece? Ha avuto contatti costanti con l’alleanza di Di Stefano. Lui e l’altro assessore in carica, Romina Morselli, sono dati verso l’ex vicesindaco. Del resto, i rapporti amministrativi ci sono sempre stati e politicamente entrambi possono inserirsi in quell’alleanza. L’ex assessore civico conta parecchio sul loro sì. È sempre più insistente però l’opzione che porterebbe Incardona in “Alleanza per la città”, con il candidato a sindaco Scerra. Salvo che in una prima fase, l’avvocato Incardona non ha mai avuto nei cinque anni un connubio con il centrodestra dei “duri e puri”, quello della sfiducia all’attuale sindaco. Ci sono state anzi posizioni assai divergenti e Scerra è stato molto critico nello sviluppare il suo “bilancio” dell’azione della giunta. Pare però che Incardona stia riflettendo su questo innesto inatteso. Nel 2019, a complicare il canale di dialogo nel centrodestra ci fu il caso del ricorso per contestare la legittimità dell’elezione del sindaco Greco, aspetto che convinse Incardona a mettere fine alla sua permanenza in opposizione. Non starebbero mancando messaggi e contatti per convincere Incardona ad accettare l’una oppure l’altra sponda.

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