Gela. Come abbiamo riportato, il Pd locale ora condotto dal commissario Giuseppe Arancio e dai vice Giuseppe Fava e Francesco Di Dio, sta cercando di serrare le fila per un’alleanza progresista che non disdegni né i civici né i moderati. Il tentativo è tutt’altro che cosa semplice e non sempre arrivano riscontri favorevoli. I dem però credono che la costruenda coalizione non possa che ispirarsi anzitutto ad un’alternativa netta all’amministrazione “di centrodestra” del sindaco Greco che ha condotto la città “ad un grave stato sociale ed economico con la perdita di quasi cento milioni di euro di finanziamenti”. Per i dem, non ci sono differenze tra il centrodestra dell’avvocato e quello “dei partiti che sostengono il governo regionale di Schifani e nazionale della Meloni, che con presunzione ed arroganza vorrebbero proporsi o riproporsi al governo della città”, fanno sapere Arancio, Fava e Di Dio. Il disegno ideale del partito locale porterebbe ad un progetto dai larghi confini. “Le prossime elezioni comunali rappresentano un fondamentale appuntamento per il futuro della comunità. Il Partito Democratico lavora con costante e generoso impegno – continuano – per dare un adeguato governo alla città che abbia un progetto politico e amministrativo con uno sguardo oltre i cinque anni della prossima consiliatura. A riguardo si intende costruire una coalizione di governo capace, coesa, larga, inclusiva, attraente e vincente per la città e per il suo corpo elettorale, con i 5 Stelle, “Una Buona Idea”, Progressisti e Rinnovatori, socialisti, formazioni politiche di centro, altri movimenti civici e politici e con il convinto intento di coinvolgere forze sindacali e imprenditoriali, associazioni e volontariato, ogni cittadino che vorrà spendersi per la città”. Il progetto ideale va oltre i cinque anni. Il punto nodale sarà il candidato a sindaco, anche se la strada non è certo breve.
I dem sono convinti, così come ha già spiegato il coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola, che il candidato della coalizione dovrà fare da “garante” e mantenere compatta l’alleanza anche nell’eventualità di un governo della città. “Il corpo elettorale della città di certo non avrà memoria corta. In merito alla nostra costituenda coalizione si intende affermare e condividere che le forze politiche, movimenti civici e altri si dovranno ispirare e lavorare, anche dopo le elezioni comunali, per un progetto politico comune che abbia come orizzonte le politiche e le elezioni provinciali, se ci saranno, regionali, nazionali ed europee. Il candidato, e confidiamo con fiducia prossimo sindaco della città, dovrà essere il garante con le sue riconosciute qualità personali e morali, unitamente a quelle amministrative e politiche. A fianco del sindaco – concludono – dovrà esserci una squadra di assessori con donne e uomini capaci e generosi, in spirito sinergico e collaborativo con tutta la giunta comunale”.