Civici alla manifestazione per la sanità: sui temi il "modello Gela" punta alla coesione

Gela. Le priorità amministrative non mancano e la maggioranza del sindaco Di Stefano è ben consapevole che vanno affrontate prima possibile, mettendo da parte, per ora, qualsiasi potenziale rivendicazione di parte. Allo stesso tempo, però, pare sia in itinere il tentativo di dare forma e sostanza a un'alleanza politica, che poggi l'asse sui temi. Dal referendum dell'8 e 9 giugno alla manifestazione per Gaza e per la Palestina e fino al corteo palermitano del prossimo 15 giugno per una sanità che garantisca il diritto alla salute dei cittadini (organizzata dai pentastellati), le principali sigle politiche che stanno con il sindaco si muovono tendenzialmente all'unisono. Il sì al referendum, per i diritti dei lavoratori e la cittadinanza, è una posizione che accomuna gran parte della maggioranza consiliare e dei partiti che sono nel "modello Gela", almeno quelli di area progressista e civica. Lo stesso vale per la manifestazione di domani, in città, a favore della popolazione palestinese sotto costante attacco israeliano. Sulla sanità, ancora, l'appello dei pentastellati e del coordinatore regionale Nuccio Di Paola, padre del "modello Gela", sta coagulando adesioni e supporti. I dem saranno al corteo regionale così come i civici di "Una Buona Idea", gruppo di riferimento del sindaco Di Stefano. "Aderiamo e una nostra delegazione il 15 giugno sarà a Palermo - fanno sapere dalla segreteria di "Una Buona Idea" - riteniamo sia fondamentale assicurare, specie nei territori, il pieno diritto alla salute di tutti i cittadini". Temi e iniziative che potrebbero aprire, allargandoli, i confini politici del "modello Gela". Ieri, i dirigenti di "Progressisti e Rinnovatori" e il segretario regionale Miguel Donegani hanno spiegato che saranno alla manifestazione per la sanità, su invito dei cinquestelle. Insieme a "PeR", i gruppi federati di "Sinistra futura" e "Controcorrente". L'alleanza, sui temi, potrebbe rinsaldarsi e probabilmente avere un'identità ancora più marcata, in attesa della prova cruciale degli atti finanziari e non solo.