Gela. Da molti, anche a livello istituzionale, è considerato come lo strumento che potrebbe assicurare un rilancio vero per il territorio locale. Il Contratto istituzionale di sviluppo è richiesto da più parti, anche sul fronte politico. Le prime serie interlocuzioni, poi sfociate in un tavolo prefettizio, ci furono con l’ex ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, riferimento dei dem locali. Il sindaco Lucio Greco e il consulente, Pietro Inferrera, seppur senza troppi clamori, stanno cercando di chiudere prima possibile la fase preparatoria. Ci sono stati diversi contatti con i sindaci dei Comuni limitrofi, che rientrerebbero nel Cis. Molti di loro hanno già provveduto a trasmettere le schede tecniche, che riportano le priorità sugli investimenti e i progetti predisposti per arrivare a fonti di finanziamento. “Manca ancora qualche Comune – dice il sindaco Lucio Greco – ma il lavoro continua e in realtà non si è mai fermato. Il consulente sta raccogliendo e verificando tutte le schede tecniche trasmesse dai Comuni”. A conclusione di questa prima fase, il sindaco si attende una convocazione dal ministero. L’avvocato e l’ingegnere Inferrera, negli ultimi mesi dello scorso anno hanno avuto riunioni romane, bissate nelle scorse settimane. I contatti proseguono. “Vogliamo completare l’istruttoria, in questa fase di preparazione – aggiunge Greco – per poi essere convocati dal ministero”. Sul Cis dovrà esprimersi il Ministero per il Sud, adesso guidato dalla forzista Mara Carfagna, che nel corso di un’audizione, in quattordicesima commissione, rispondendo sul tema al senatore grillino Pietro Lorefice aveva parlato di “sollecitazioni dalla Sicilia” per il Contratto istituzionale di sviluppo. Durante quell’audizione non ha citato direttamente Gela. Sembra però che il sindaco abbia ricevuto rassicurazioni, tanto da aver avviato l’attività preparatoria, contattando i primi cittadini dei Comuni che dovrebbero rientrare nel Cis. Il Contratto istituzionale potrebbe diventare un contenitore, nel quale far convergere altri strumenti, come l’area di crisi e l’accordo di programma, che attende ancora l’ufficialità della proroga. Greco, proprio in settimana, è ritornato su questi temi, prendendo spunto da quanto dichiarato dal presidente dell’Autorità portuale della Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti. Per Greco, la città può candidarsi a “polo energetico” nazionale, non solo con i giacimenti di gas del progetto di Eni, “Argo-Cassiopea”, ma anche con l’hub per il gnl e con la filiera dell’idrogeno.
Tutti progetti che probabilmente potrebbero ottenere un impulso dal Cis, in attesa di capire come evolverà la questione dell’area Nord 2, che tanti considerano importante nell’ottica degli investimenti. Quella degli investimenti è una pagina che pare interessare, in modo trasversale. I vertici locali del Pd, sempre negli ultimi giorni, hanno dato la loro disponibilità ad un “fronte comune”, per cercare di mettere insieme un piano di ripresa per il settore industriale e per quello agricolo. Anche sul Cis il sindaco sa di giocarsi una partita importante, che poterebbe segnare un punto a favore della sua amministrazione, sempre che da Roma arrivino i riscontri attesi.