Gela.Preso di mira da un gruppo di giovanissimi gelesi, raccontò quanto
stava accadendo all’interno dell’istituto penale minorile di Caltanissetta.
Preso di mira dai detenuti gelesi. A denunciare non solo pestaggi ma anche presunte richieste estorsive fu un altro minore, detenuto insieme ai gelesi. Gli sarebbe stata imposta la cessione di somme di denaro, ma anche quella di generi alimentari e sigarette.
Dopo il suo racconto, uno dei gelesi che l’avrebbero preso di mira è finito a processo davanti ai giudici del collegio penale del tribunale di Caltanissetta. Sarebbe stato lui, secondo le accuse, ad imporre costantemente il pizzo, pure sui dolciumi che arrivavano alla vittima. In giudizio, difeso dall’avvocato Salvo Macrì, deve rispondere di estorsione.
Il dibattimento è stato aperto e la difesa ha subito ottenuto di sentire non solo il giovane che denunciò i fatti all’interno dell’istituto minorile ma anche tutti gli altri protagonisti di questa vicenda, a cominciare dai gelesi accusati.