Gela. Cinque persone coinvolte e tre finite in ospedale. E’ questo il bilancio della rissa scoppiata, ieri mattina, all’interno di un megastore gestito da commercianti cinesi.
L’alterco tra i protagonisti, ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza è a disposizione degli inquirenti. Il dirigente del commissariato di polizia esclude possano esserci elementi per procedere all’arresto.
Secondo il racconto dei commercianti cinesi, titolari del negozio di via Tomas Edison, una donna gelese avrebbe preteso la sostituzione di un paio di scarpe acquistate qualche giorno prima, utilizzate e prive della stessa scatola. Il marito di quest’ultima, che attendeva seduto in macchina fuori dal negozio, si sarebbe scagliato contro i tre gestori del negozio “Sweet life” costringendoli alle cure mediche.
Ad avere la peggio una donna di 51 anni (W. Z. le sue iniziali) e il genero di quest’ultima (H. B. H. le sue iniziali) di 25 anni coniugato con la titolare (Z. H. H. le sue iniziali) di 26 anni. La sfortunata cinquantunenne è stata mantenuta sotto osservazione per alcune ore prima di essere dimessa. L’uomo se l’è cavata con escoriazioni al collo e sul corpo.
“Ho denunciato l’aggressione agli agenti del commissariato di polizia – spiega quest’ultima – consegnando agli inquirenti le immagini del sistema di videosorveglianza che hanno immortalato le botte. Non ha esitato a picchiare oltre a mio marito, mia mamma e minacciare di schiaffeggiarmi solo perché non abbiamo accettato di sostituire un prodotto usato dopo l’acquisto e non più integro”.
