Gela. Sono circa trenta i lavoratori in forza alla società Boffetti che da settimane stanno cercando di avere chiarezza sul futuro dell’azienda nell’indotto di Enimed, a livello locale. I sindacati del settore, con le segreterie di Fiom, Fim e Uilm, hanno già chiesto incontri ai vertici della società e a quelli di Sicindustria. I tempi si sono allungati e gli operai, che svolgono attività elettrostrumentale, non riescono a comprendere se effettivamente possano esserci ostacoli nel proseguimento del loro rapporto occupazionale con la società.
“Da settimane tentiamo di avere informazioni concrete”, spiegano i segretari Di Caro, Pistritto e Calabrese. “Da circa un mese si rincorrono voci interne all’importante realtà aziendale – continuano i sindacalisti – lasciano presagire nuovi scenari”. I segretari tornano a premere sulla necessità di un incontro urgente, per dare certezze effettive. Ricordano di aver sempre avuto relazioni sindacali “concrete” con la proprietà di Boffetti. Il dubbio è che l’azienda possa perdere il contratto in essere con Eni.
