Chi ha affossato il centro storico? Accuse al “principe” Crocetta: passa il progetto

 
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Gela. Sì al piano per il rilancio del centro storico ma la politica, anche questa volta, ci mette lo zampino.

Lo scontro con l’ex assessore. Non sono mancati forti contrasti verbali tra i consiglieri presenti in aula per valutare il progetto definito dalla commissione sviluppo economico ed appoggiato anche da quella cultura. Davanti ai rappresentanti di una decina di associazioni ed enti di categoria, partner del progetto, lo scontro non è comunque passato in secondo piano. Se il consigliere del partito democratico Giuseppe Ventura, ex assessore della giunta Fasulo, non ha mancato di chiedere un “risveglio”, prima che sia troppo tardi per le sorti economiche non solo del centro storico ma anche dell’intera città, il vice sindaco Simone Siciliano ha immediatamente lanciato la replica “velenosa”. “Fortunatamente – ha detto riferendosi all’intervento di Ventura – c’è qualcuno che ci ricorda cosa non è stato fatto per il centro storico dalla precedente amministrazione comunale. Noi stiamo progettando uno sviluppo stabile, soprattutto sul fronte turistico. Di certo sono passati i tempi durante i quali si puntava tutto sugli improvvisati ferragosto”. A rilanciare forti dubbi su quanto fatto dalla precedente amministrazione, e non solo, anche il consigliere della Lista Musumeci Vincenzo Cascino. “In passato – ha detto – sono state rifiutate offerte di società pronte ad investire sul territorio. E’ ora di cambiare rotta”. Accuse, definite “false e gravi” proprio dall’ex assessore Giuseppe Ventura.

Responsabilità della Regione? Lo scontro politico, però, si è spostato anche in direzione del “principe”, ovvero il presidente della Regione Rosario Crocetta. Tutto è nato dall’intervento del consigliere del Polo Civico Guido Siragusa che ha lamentato il fermo di almeno quattro progetti per la riqualificazione del centro storico, “fermi alla Regione – ha precisato – per volontà del presidente”. Progetti finanziati con compensazioni minerarie dovute alla città. “Parliamo di circa dieci milioni di euro – ha ribadito il consigliere – spero che si sia trattato solo di un equivoco”. Alle parole di Siragusa, è subito seguita la replica della capogruppo del Megafono Sara Bonura. “Siragusa fa solo populismo – ha replicato – si addossano al presidente Crocetta, che ha a cuore le sorti della città, responsabilità inesistenti. Porti in aula le prove di quanto ha sostenuto”. Lo stesso Siragusa ha invitato gli esponenti del Megafono, movimento fondato dall’ex sindaco Rosario Crocetta, ad evitare di difendere per partito preso “il loro principe”, riferendosi appunto al presidente della Regione. Alla fine, l’aula ha approvato il progetto che, adesso, aspetta solo il via libera della giunta comunale. Ovviamente, nel corso di una lunga seduta, non sono mancati gli interventi di tutti i rappresentanti delle associazioni coinvolte, comprese quelle di categoria. Dal biglietto unico valido per l’accesso ai siti archeologici non solo della città ma anche dei comuni limitrofi, proposto da Carmelo Casano, alla necessità di provare la via dell’albergo diffuso, idea portata avanti dall’intera commissione cultura. Tra le critiche più veementi verso l’attuale azione amministrativa, quelle del consigliere del Megafono Maria Pingo che ha sollevato non pochi dubbi circa la possibilità che la giunta riesca a varare una stagione di spettacoli estivi degna di nota. Alla riunione hanno assistito diversi commercianti del centro storico, rappresentati dal consorzio Gela C’Entro.

Il progetto. La mappa per lo sviluppo del centro è stata tratteggiata dai componenti della commissione comunale sviluppo economico, presieduta da Antonio Torrenti e composta da Vincenzo Giudice, Anna Comandatore, Carmelo Orlando e Angela Di Modica. Si punta tutto su una serie d’interventi strutturali che trasformino il centro in un’arena quotidiana di attività e iniziative commerciali, a partire dall’apertura domenicale costante di tutti i negozi della zona. Inoltre, viene proposto un intervento complessivo che permetta di autorizzare mercatini per il rilancio dei prodotti locali. Sono previsti all’interno della villa comunale Garibaldi, in piazza Umberto I, piazza Roma e piazza Salandra. Non mancano richieste relative ad agevolare, anche fiscalmente, tutte le nuove attività che s’insedieranno in centro, fino al punto da richiedere l’ampliamento della zona franca urbana proprio a quest’area. Spazio, inoltre, ad angoli artistici permanenti e a botteghe tradizionali. Un progetto che è risultato della cooperazione con la commissione cultura, composta da Salvatore Sammito, Luigi Di Dio, Sara Bonura, Crocifisso Napolitano e Angelo Amato.Il sì, dopo una serie di incontri, è arrivato da Confcommercio Ascom,  Consorzio Gela C’Entro, Casartigiani del Golfo, Confesercenti, Fipe Confcommercio Ascom , Coldiretti,  Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori,  Ristoworld Italy, Associazione culturale Unclejack,  Centro culturale Salvatore Zuppardo, Associazione Monnalisa Onlus, Associazione Turistica Pro Loco di Gela.

 

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