Chi furono i veri vincitori dell'antica Gela | La fine di una potenza che ha stupito il mondo antico

Nel 405 a.C. Gela fu rasa al suolo dai Cartaginesi: una fine epocale per la grande colonia dorica siciliana.

A cura di Redazione
24 luglio 2025 15:00
Chi furono i veri vincitori dell'antica Gela | La fine di una potenza che ha stupito il mondo antico - Foto: AbelDionis/Wikipedia
Foto: AbelDionis/Wikipedia
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Nel 405 a.C., la grandiosa colonia dorica di Gela, fondata nel 689 a.C. e un tempo tra le potenze del Mediterraneo, subì una tragedia epocale: la sua distruzione ad opera dei Cartaginesi guidati da Imilcone, parente di Annibale Magone. Dopo aver depredato Selinunte e Akragas, essi marciarono su Gela, iniziando un assedio che culminò nella sua conquista e saccheggio, segnando la fine di un’antica era.

Le fasi salienti dell’invasione cartaginese

Il conflitto rientra nella Seconda Guerra Siciliana. Dopo la caduta di Akragas nell’inverno del 406 a.C., i Cartaginesi, sconfiggendo le forze greche e sfruttando la peste che colpì il loro nemico, si spostarono verso Gela nella primavera del 405 a.C.
Il tiranno Dionigi I di Siracusa, giunto in soccorso, mise in campo un piano complesso con più divisioni d’attacco contro l’accampamento cartaginese. Tuttavia, la strategia si rivelò fatale: mancò la sincronizzazione tra le truppe e, percepito il pericolo politico, preferì ordinare l’evacuazione di Gela evidenziando un compromesso tra potere e responsabilità.

Lo sfacelo e le conseguenze a lungo termine

Con le mura abbandonate e le difese quasi vuote, Gela cadde ai Cartaginesi, che diedero inizio a un doloroso saccheggio. Le perdite furono ingenti: templi distrutti, statue rovinate e mura azzerate. Dionigi, consapevole della vulnerabilità dei suoi poteri e della città di Siracusa, si ritirò rapidamente, lasciando Gela in condizione di totale devastazione.
 Solo secoli dopo, nel IV secolo a.C., la colonia venne ricostruita da Timoleonte, ma il sacco del 405 a.C. rimase segnato come punto di svolta nella storia siciliana. 

Curiosità: la colonna superstite di Gela

Tra le rovine restò una colonna dorica, unico testimone della grandezza di Gela. Resa celebre da Gerone I, cadde nel XVIII secolo, ma fu rialzata nel 1884 e oggi svetta come simbolo del legame tra passato e presente.

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