Gela. L’accordo di programma è diventato un “mistero” istituzionale. Dovrebbe tracciare la linea degli investimenti alternativi a quelli di Eni sul territorio, ma tra rinvii e incontri saltati, tutto tace. Le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil e quelle regionali chiedono un immediato incontro al presidente della Regione Nello Musumeci. I sindacati parlano di “lassismo” e di un “preoccupante silenzio delle istituzioni regionali” rispetto all’evoluzione dell’area di crisi complessa. I confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania, sostenuti dai segretari generali Michele Pagliaro, Claudio Barone e Domenico Milazzo, hanno deciso di rompere gli indugi, chiedendo un faccia a faccia al presidente Musumeci.
A Palermo, hanno preso tempo, di modo da verificare la disponibilità finanziare da mettere sul tavolo. I sindacati sono chiari, si tratterebbe di “diffuse responsabilità politiche”, in questo modo non risparmiando la traballante strategia attuata della giunta comunale. Stando ai sindacati della triplice, la riconversione industriale può essere una vera opportunità di rilancio solo con l’attuazione di tutti gli strumenti previsti, a cominciare da un accordo di programma che, stancamente, si trascina da quasi due anni.