Sin da piccolo, il secondogenito cerca di imitare ed uguagliare il suo “fratellone” e osservandolo brucia tutte le tappe.
Fino agli otto-nove mesi il mondo di un bambino ruota intorno a se stesso e alla figura materna. Poi, il bambino, comincerà a distinguere bene tutti i volti dei familiari. E se ha un fratello maggiore si renderà conto di essere simile a lui e inizierà a provare molto piacere a stare in sua compagnia.
Dall’anno di vita ai 18 mesi vuole imitare il fratello e di solito il più piccolo raggiunge abilità che il primogenito, alla sua età, non era ancora riuscito ad acquisire.
L’esigenza di giocare insieme al fratello si fa sempre più forte e per essere ammesso nel mondo dei bambini più grandi, accetta di sottostare a qualsiasi ruolo.
Anche un ruolo secondario, perché non si può essere sempre al centro dell’attenzione.
Dai due ai tre anni diventa spericolato pur di non rimanere “indietro”. Il meccanismo di competizione diventa più forte ed è uno stimolo formidabile per l’apprendimento.
Pur di avere lo zainetto e l’astuccio come il fratello e’ disposto a tutto, anche a separarsi un po’ dalla mamma.
Il secondogenito imparerà prima a leggere e a scrivere. Il maggiore spesso protegge il più piccolo dagli “attacchi” degli altri bambini.
Quando il figlio maggiore va al cinema o a fare un giro con gli amichetti, il più piccolo vuole andare con lui.
Queste considerazioni a volte valgono anche quando i due ragazzi sono di sesso diverso. Ma i genitori devono aiutare entrambi a recuperare ognuno i propri spazi, senza mortificare nessuno e senza dare l’idea di intromettersi sempre nei loro rapporti.
Un po’ alla volta, il piccolo (o la piccola) scoprirà come e’ bello avere amicizie e interessi tutti suoi e a crearsi un suo spazio indipendente e diverso dal fratello. Crescendo, la distanza tra i due fratelli legata all’età si accorcerà e potrà capitare che sarà il fratello maggiore a chiedere consigli e a seguire il fratello minore.
Mi piace concludere con una frase scritta dalla giornalista americana Mary Schmich: ” Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro”.
Dottor Antonino Bianca Pediatra
http://www.studiomedicobianca.it