Gela. “Il quesito all’Anticorruzione lo invieremo noi, rispetto a tutto quello che sta accadendo”. Il segretario confederale della Cgil Rosanna Moncada, così come i rappresentanti delle altre sigle sindacali dei lavoratori del servizio rifiuti, non condivide per nulla le ultime scelte assunte dalla Srr4 e dalla “Impianti Srr”, la società che ha ottenuto la gestione del servizio rifiuti in tutti i Comuni dell’ambito. Se l’amministrazione comunale del sindaco Lucio Greco sta vagliando il percorso per una gara autonoma, nei Comuni delle “cinque terre” e a Niscemi, invece si dovrebbe partire con il servizio in house entro il prossimo 1 gennaio. L’accordo tra i vertici della “Impianti” e i sindacati non c’è. Ieri, come abbiamo già riferito, l’amministratore della società in house, l’ingegnere Giovanna Picone, ha inoltrato una nuova proposta per l’inquadramento dei lavoratori di Butera, Sommatino, Riesi, Mazzarino, Delia e Niscemi. Si tratterebbe di una collocazione attraverso un’agenzia interinale e a tempo determinato, in attesa che l’Anac rilasci un parere sull’ipotesi di assunzioni a tempo indeterminato e comunque sempre con una procedura ad evidenza pubblica, vista la forma giuridica della “Impianti”. Il segretario Cgil non concorda per nulla e l’aveva già spiegato nel corso di un tavolo tenutosi giovedì. “Siamo enormemente preoccupati in merito alla proposta formulata dalla “Impianti Srr” relativamente all’assunzione dei lavoratori impegnati nella raccolta dei rifiuti, ancora dipendenti della società Tekra e in servizio nei Comuni delle cosiddette cinque terre. Ci viene comunicato che la “Impianti”, nelle more di acquisire un parere da parte dell’Anac, in merito ad una proposta sindacale sulla possibilità di applicare la clausola sociale, procederà all’assunzione dei lavoratori attraverso il ricorso a un contratto di somministrazione di lavoro tramite società interinale. Siamo letteralmente sbigottiti – dicono Moncada e il responsabile Fp-Cgil igiene ambientale Paolo Anzaldi – perché non solo la “Impianti Srr” formulerà un quesito su un chiarimento, per un parere Anac che la stessa ha fornito al tavolo sindacale e che conteneva il riferimento all’applicazione della clausola sociale, ma, in merito alle dichiarazioni dell’amministratore unico, l’ingegnere Giovanna Picone, che rassicura che i lavoratori saranno assunti con lo stesso livello e con l’anzianità di servizio. Ci domandiamo se è ammissibile e come potrà una società a partecipazione pubblica garantire, attraverso la società interinale, alla quale sarà demandata l’assunzione di questi lavoratori, il livello e l’anzianità di servizio, considerato che, trattandosi di una procedura selettiva aperta al pubblico, sarebbe non solo una nuova assunzione ma dovrebbe procedere garantendo i principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza pubblicità e imparzialità”. I vertici della Cgil sembrano intenzionati a rivolgersi, a loro volta, all’Anac. Intanto, domani è fissata un’assemblea dei lavoratori, a Sommatino.
“Per condividere un percorso e un sit-in davanti ciascun Comune delle cinque terre per rappresentare ai sindaci la gravità di quanto si sta verificando, perché a quanto pare non riscontriamo alcuna particolare sensibilità e attenzione da parte della politica locale nei confronti del destino di questi lavoratori”, concludono i sindacalisti.