Palermo. C’erano anche i vertici regionali della Cgil siciliana, ieri a Cinisi, in memoria di Peppino Impastato, l’attivista ucciso dalla mafia per la sua netta opposizione all’azione dei clan. Il segretario generale Alfio Mannino e i rappresentanti della segreteria siciliana erano in testa al corteo, con lo striscione del sindacato e in memoria del 9 maggio, che è ormai una data importante per tutta l’isola. Al corteo ha preso parte Ignazio Giudice, che della segreteria regionale Cgil fa parte.
“Un ciuri di campo cresce oggi sui binari dove Peppino è stato assassinato. Un fiore di speranza, di lotta, di verità, di denuncia come è stata la sua vita di siciliano libero. Una vita che ha ispirato centinaia di altre, come quella di tanti di noi, pronte a compiere 100, 1000 passi contro il giogo mafioso che passa anche dalla costituzione di parte civile contro i mafiosi. A Cinisi, quei passi hanno avuto il ritmo della forza e della determinazione di Peppino ma, soprattutto, la bellezza della sua dignità, la stessa di un ciuri di campo al bordo del binario che non si piega al passare del treno ma si volta fiducioso verso il sole. Il corteo si è concluso a Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, una casa famosa nel mondo che tutti dovremmo visitare, conoscere e sentire propria”, ha spiegato Giudice.