Gela. A Sant’Ippolito, sette anni fa, fu soltanto vittima di un’aggressione. Così, è arrivata l’assoluzione per una donna che, da tempo, vive proprio nella zona.
La donna venne più volte colpita. A pronunciare il verdetto sono stati i giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, ribaltando del tutto la decisione assunta dai magistrati di primo grado che, invece, ne avevano disposto la condanna. E’ stato il suo legale di fiducia, l’avvocato Francesco Enia, a dimostrare come la donna, quel giorno, fosse intervenuta solo nel tentativo d’impedire che il marito venisse colpito da alcuni conoscenti. La difesa ha dimostrato l’assenza di qualsiasi elemento che potesse collegare l’imputata ad un’eventuale aggressione ai danni degli stessi conoscenti del marito. La donna riportò diverse ferite proprio per essere stata colpita più volte durante quei concitati momenti. Una linea, quella difensiva, che è riuscita a convincere il giudice di secondo grado, tanto da fargli pronunciare un verdetto assolutorio.