Centrodestra, tavola rotonda senza Lega: è già un caso? L'ombra del "doppio gioco"
Una Lega, di governo e di opposizione, a livello cittadino, non entusiasma il resto del drappello di centrodestra, che deve inoltre fare a meno degli autonomisti dell'Mpa, fin dall'inizio schierati con il "modello Gela"
Gela. La tavola rotonda del centrodestra cittadino, questa mattina, come abbiamo riferito, ha fatto l'esordio. L'alternativa al "modello Gela" prende forma, con un progetto che sarà dettato da un coordinamento stabile di partiti e movimenti d'area. Tra esponenti di lungo corso e nuovi innesti, nel tentativo di mettersi alle spalle la sconfitta di un anno fa, le sigle d'area cercano di ricompattarsi. Un primo passo è stato mosso ma senza i salviniani, regolarmente invitati. È già un caso? L'assenza di un partito di riferimento nazionale non è passata inosservata. Per ora, tra le file locali d'area, nessuno vuole alzare il polverone. C'è chi, però, sospetta un classico "doppio gioco" politico. I salviniani, in città, allo stato non hanno una struttura definita ma hanno appena annunciato l'adesione del consigliere comunale Antonella Di Benedetto. Questa mattina, alla tavola rotonda dei partiti, il posto leghista è rimasto vuoto, probabilmente anche per le scorie politiche lasciate dalla frattura di Caltanissetta, con i leghisti messi alla porta dal sindaco azzurro Walter Tesauro. Quelli della Lega, un certo dialogo con Di Stefano lo hanno spesso avuto. Ieri, il sindaco, ha dimostrato un feeling istituzionale che pare riprendere quota con il presidente Ati e primo cittadino niscemese Massimiliano Conti, pezzo da novanta dei leghisti sul territorio. Non sono da trascurare neanche i contatti frequenti che il partito di Salvini, nei mesi, ha avuto con l'ex candidato a sindaco Salvatore Scerra, vicino a Di Stefano che da qualche tempo si definisce "civico". Dalla lista di Scerra arriva il consigliere Di Benedetto, che una settimana fa ha ufficializzato il sì al partito. Una Lega, di governo e di opposizione, a livello cittadino, non entusiasma il resto del drappello di centrodestra, che deve inoltre fare a meno degli autonomisti dell'Mpa, fin dall'inizio schierati con il "modello Gela". Spiegazioni ufficiali, al momento, nessuno ne chiederà ai salviniani ma un'eventuale nuova assenza, magari in occasione di altri tavoli ufficiali, potrebbe creare distanze poco recuperabili.
In foto l'assessore regionale Luca Sammartino, dirigenti leghisti e il consigliere Di Benedetto
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