Gela. Un centrodestra che simula l’opposizione al sindaco Lucio Greco. Ne sono convinti i consiglieri di “Unità Progressista” che tornano a parlare di una “falsa sfiducia”. Il vicepresidente del consiglio comunale Paola Giudice, la grillina Virginia Farruggia e la civica di “Rinnova” Alessandra Ascia, riprendono quanto dichiarato dal parlamentare Ars Michele Mancuso. Il forzista non ha del tutto chiuso ad un Greco bis, anche se l’opzione allo stato pare piuttosto improbabile. “Le destre locali si smascherano da sole ed escono allo scoperto. Facile dire che lo avevamo detto, previsto e annunciato più volte ma le ultime dichiarazioni dell’onorevole Mancuso tolgono i dubbi anche ai più scettici. Lui stesso afferma che se il centrodestra dovesse decidere di candidare Greco non faranno obiezioni. Certamente, dichiarazioni innovative – dicono – di una politica forse fluida, forse in continuo movimento, certamente fuori dal contesto programmatico di una città in forte crisi. Oggi più che mai la città ha bisogno di chiarezza, siamo alle porte delle elezioni in un momento certamente difficilissimo. La città è ridotta al lumicino”.
I progressisti che lavorano ad un blocco di centrosinistra che possa definire un programma per le prossime amministrative, del tutto alternativo all’amministrazione Greco, vedono un centrodestra in totale contraddizione. “Non basta firmare una finta sfiducia per prendere le distanze da un’amministrazione fallimentare della quale si è fatto parte. Non basta dichiararsi opposizione e poi a Palermo come a Roma stare dalla stessa parte di un sindaco che sulla carta si vorrebbe osteggiate. Da oggi – concludono – è tutto più chiaro, la destra è la stessa coalizione del sindaco Greco, noi siamo altro”. I consiglieri di “Unità progressista” prendono ulteriormente le distanze dal centrodestra all’opposizione, dopo aver scelto di non sostenere la mozione di sfiducia, sottoscritta quasi per intero sotto la bandiera degli stessi partiti di centrodestra.