Gela. Il centrodestra locale vuole riprendere le redini del dibattito interno, anche in maniera ufficiale. I contatti tra i vari pezzi della coalizione in fase di costruzione vanno avanti e non si sono mai fermati. La prossima settimana, su iniziativa dei forzisti, pare possa tenersi un tavolo dopo quello degli scorsi mesi che di fatto diede il via alle interlocuzioni vere e proprie. “Ci saranno tutti i rappresentanti dei partiti della coalizione – dice il coordinatore azzurro Vincenzo Pepe – i contatti comunque sono costanti. Il progetto va avanti. Vogliamo dare risposte e convergere poi su un candidato comune. La priorità va ad una persona che dimostri qualità e capacità di amministrare. Non è sufficiente volersi mettere in gioco solo per avere l’onore di diventare primo cittadino. Sono certo che un’intesa si troverà senza fibrillazioni. L’Mpa? Sembra che il partito voglia costruire un progetto comune con il centrodestra. Sarebbe comunque l’ultimo arrivato e decideremo insieme agli altri partiti della coalizione”. Pepe ribadisce che il progetto di centrodestra per le prossime amministrative sarà “del tutto alternativo a quello del sindaco Lucio Greco”. Gli azzurri, lo scorso anno, lasciarono la giunta, non condividendo più la strada intrapresa dall’avvocato. Da quel momento, si sono dati una rotta tutta orientata a definire una prospettiva diversa da quella dell’amministrazione attuale. I forzisti si sentono pienamente integrati nell’orizzonte del centrodestra cittadino. “La prossima amministrazione e il prossimo sindaco – aggiunge Pepe – si troveranno davanti ad una situazione molto difficile. Però, la città merita una ripartenza. E’ la nostra città. Il dissesto lo avevo previsto. Andava dichiarato prima, come avvenne a Catania. Invece, il sindaco ha scelto di proseguire verso un riequilibrio non fattibile. L’ente ha dovuto patire solo un aumento dei costi”. Pepe inoltre non condivide per nulla la critica pesante mossa dall’area progressista e da quella civica, tutta concentrata sui parlamentari regionale di area, a partire dal forzista Mancuso e dal meloniano Catania. “I finanziamenti non si perdono per colpa dei parlamentari – precisa – non capisco cosa c’entrino i parlamentari. Hanno lavorato e continuano a farlo esclusivamente nell’interesse del territorio e della città. I finanziamenti vengono tagliati perché non sono rispettati i tempi e i cronoprogrammi. Non c’è una capacità amministrativa di gestire il flusso dei progetti e dei finanziamenti. E’ questa la vera causa. I parlamentari anzi cercano sempre di arrivare allo sblocco di nuovi fondi ma spetta poi all’amministrazione dargli attuazione e concretizzarli con cantieri e opere”.
Il centrodestra locale, quindi, prosegue lungo il cammino già tracciato. Programma e scelta di un candidato unico sono punti importanti anche se si cercherà soprattutto la piena concordia. “Mi è stata chiesta la disponibilità per un’eventuale candidatura – conclude Pepe – ma ho declinato perché gli impegni lavorativi non mi permettono di lasciare ciò che ho già avviato. Procederemo in piena condivisione e si arriverà ad una scelta appoggiata da tutti gli alleati”.