Gela. Il centrodestra si muove su due livelli, almeno in questo primo accenno di corsa verso le amministrative del prossimo anno. E’ stato avviato un tavolo provinciale, con tutte le forze del perimetro, e al contempo i contatti vanno avanti tra i referenti dei partiti sul fronte cittadino. Tra i più attivi, non mancano i forzisti. Dopo il recente incontro, ristretto ai dirigenti locali, in serata il parlamentare Ars Michele Mancuso ha avuto nuovi confronti con i vertici locali FI e con altri sostenitori. Il deputato, nel primo pomeriggio, ha fatto una breve tappa in ospedale, dove c’era il manager Alessandro Caltagirone pronto ad incontrare i primari e la direzione sanitaria. Poi, si è dedicato proprio ad incontri, focalizzati quasi esclusivamente intorno all’organizzazione dell’imminente campagna elettorale. Forzisti e meloniani sembrano tra i più possibilisti rispetto alla garanzia di un’alleanza che dovrà individuare un candidato a sindaco unitario. Vogliono marciare in sintonia. La strada è piuttosto lunga e non sono da escludere sorprese. Mancuso ha sempre ripetuto che il partito ha personalità capaci eventualmente di dare un contributo importante. Gli azzurri, se la coalizione decidesse in tal senso, sarebbero ben propensi ad individuare un proprio candidato, destinato poi ad essere supportato dal resto degli alleati. Se il coordinatore cittadino Vincenzo Pepe ha declinato la proposta ricevuta (non si tira indietro dalla campagna elettorale ma impegni di lavoro non gli consentono di affrontare la sfida per la sindacatura), ci sono comunque azzurri che potrebbero avere un certo riscontro interno, a partire dal capogruppo all’assise civica Rosario Trainito. Tutti cercheranno di dare un supporto al partito, compresi l’ex assessore Nadia Gnoffo, dirigente provinciale FI, e l’ex consigliere comunale Vincenzo Cirignotta. Molto comunque passa dai patti che saranno stretti con gli alleati in una prospettiva decisamente alternativa a quella della giunta Greco. Mancuso mantiene un riscontro prioritario tra i suoi che lo considerano un punto di riferimento, capace di fare da collegamento attivo con Palermo.
Questo è il secondo blocco