Gela. Si è concluso nella tarda serata il nuovo vertice provinciale del centrodestra. L’alleanza, per ora solo potenziale, è in cerca di una confluenza complessiva che passa prevalentemente dalle urne in città e a Caltanissetta. Pare che ancora una volta non ci sia stata la chiusura del cerchio. Ieri, il parlamentare Ars Giuseppe Catania, riferimento territoriale di Fratelli d’Italia, ha spiegato che l’intesa si può raggiungere purché si riconosca un ruolo “trainante” al suo partito e a Forza Italia, in prospettiva della candidatura a sindaco sia in città che a Caltanissetta. Meloniani e azzurri, anche se non mancano sfaccettature assai composite, vorrebbero il via libera per le “piazze” più importanti e pare abbiamo già definito un’intesa di massima. Non ci sono nomi stabiliti. Rimane sullo sfondo pure il capitolo delle provinciali (i centristi potrebbero ambire ad un posizionamento con un proprio esponente). Anche questa volta, alla riunione c’erano tutti i rappresentanti dei partiti d’area: non solo FdI e FI ma anche Lega, Dc, Noi Moderati e l’Mpa. Una potenziale coalizione a marchio Fratelli d’Italia-Forza Italia, nei due principali Comuni chiamati alle amministrative, sembra però attrarre poco le altre anime di questo contesto politico. I leghisti, cinque anni fa alla testa della coalizione che fu sconfitta al ballottaggio dall’”arcobaleno” di Greco, non disdegnerebbero un bis. Vorrebbero riprovare a mettere insieme un’alleanza che possa esprimere un loro candidato in città, proprio sulla scorta del risultato del 2019 e questa volta con tutti i partiti compatti. Soluzione che non sembra infiammare gli animi né tra le fila dei meloniani (che spingono forte soprattutto per un candidato a Gela) né tra quelle dei forzisti (che vorrebbero il pass per la candidatura a Caltanissetta). Il patto con i colori prevalenti dei meloniani e degli azzurri è al vaglio pure dei lombardiani dell’Mpa. In città, hanno da tempo un gruppo consistente ed elettoralmente non da poco. Il medico Rosario Caci, presente alla riunione serale, sembra non si sia affatto sbilanciato. Vorrebbero anzitutto conoscere nello specifico le intenzioni elettorali delle altre caselle della coalizione. Gli autonomisti hanno scelto fino ad oggi di non muovere passi azzardati. Rimangono nella giunta del sindaco Lucio Greco (aspetto che non entusiasma la coalizione), la stessa alla quale fa opposizione il centrodestra dei partiti. Sembrano comunque piuttosto ambiti. Ad oggi, non hanno mai parlato espressamente di una loro proposta di candidatura per il municipio. Se la prova del centrodestra compatto non dovesse reggere, nulla esclude che gli esponenti dell’Mpa possano convergere verso altre vie. Per ora piuttosto guardingo, infatti, si muove pure il gruppo dell’ex parlamentare Ars Pino Federico. Ufficialmente, lui e i suoi sostenitori sono tra le fila della Dc. L’evolversi della cose in casa dei cuffariani, sembra comunque non convincere affatto l’ex presidente della Provincia. Da qualche tempo, si sta quasi autodeterminando e l’incastro giusto lo potrebbe trovare magari fuori dai confini del centrodestra ufficiale.
Le liste di Federico e l’Mpa insieme in un progetto alternativo ai due blocchi? Nessuno sembra poterlo escludere e un’opzione di questo tipo richiamerebbe altri interessati, dall’area moderata e civica. C’è addirittura chi pensa che dietro alle difficoltà di amalgama del centrodestra, in provincia e in città, possano esserci proprio le strategie di anime elettoralmente pesanti come quelle del gruppo dello stesso Federico e degli autonomisti. I partiti che hanno risposto all’appello dei coordinatori provinciali del centrodestra dovrebbero ritornare al tavolo la prossima settimana ma dovranno essere smussati altri angoli prima di potersi presentare agli elettori con candidati pienamente condivisi, in città così come a Caltanissetta.