Centro Trasfusionale senza medici, l’ospedale ha rifiutato il sangue dei donatori

 
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Gela. Gli operatori del Centro trasfusionale di via Palazzi hanno dovuto rifiutare il sangue di cinque persone che si erano recate in ospedale a donare. L’episodio, avvenuto i primi giorni del mese in corso, rischia di mettere in evidenza il problema della carenza di camici bianchi che costringe il Centro trasfusionale a garantire le sole attività programmate. Da 10 giorni è solo uno il medico, dei quattro previsti in pianta organica, a garantire tutti i servizi. Una carenza che ha avuto ripercussioni anche sulla gestione delle attività.

Oltre a dovere rifiutare i donatori di sangue, verrebbero dirottate in altri ospedali più attrezzati tutte le emergenze. Dal “Sant’Elia” di Caltanissetta arriverebbero le sacche necessarie, complice la difficoltà ad intercettare i donatori indispensabili a garantire il raggiungimento del fabbisogno. La carenza dei medici e la conseguente riduzione delle attività sarebbe stata comunicata al prefetto dai vertici dell’associazione Late “Maurizio Nicosia”. Gli oltre centro soggetti affetti da talassemia e drepanocitosi temerebbero un ritorno al passato, complice una situazione attuale che rimanda con la mente ai disagi di un passato non troppo remoto. Le aferesi, attualmente, vengono garantite solo se programmate. Il calendario delle attività è stato affisso dietro la porta di accesso al Centro trasfusionale, al primo piano del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” diretto da Luciano Fiorella. Le urgenze del reparto, diretto ad interim da Nunzio Marletta, rischiano di sfociare in nuove emergenze.

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