Gela. I primi atti pubblicati dalla Regione e l’avviso sono sul tavolo dell’assessorato allo sviluppo economico. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano, già la prossima settimana potrebbe convocare un primo incontro tecnico, informale. L’intenzione è di partecipare alla procedura per tentare di avere sul territorio locale il Centro nazionale di alta tecnologia per l’idrogeno. La Regione ha da qualche mese avviato tutte le procedure, interfacciandosi con il governo nazionale. Un primo avviso è stato pubblico negli scorsi giorni. Il governo regionale, attraverso l’assessorato all’energia, vuole individuare “soggetti pubblici e privati”, per farli confluire in due diverse “long list”. La ricerca è partita per soggetti “interessati alla costituzione del “Centro Nazionale di Alta Tecnologia per l’Idrogeno” con sede principale in Sicilia e sedi operative distribuite in ambito nazionale”, così si legge negli atti. Nella prospettiva dell’amministrazione comunale, avere sul territorio una struttura di questo tipo sarebbe una tappa ulteriore del processo di riconversione, iniziato da Eni con la green refinery e con il consistente accesso ad una fonte come l’idrogeno. Potrebbe diventare un polo di eccellenza anche per la ricerca. Per ora, l’assessore sembra intenzionato a sondare gli aspetti preliminari, così da verificare se effettivamente possano esserci i requisiti richiesti. Pare comunque una via che si cercherà di percorrere e anche in tempi piuttosto stretti, di modo da rispettare le scadenze del primo avviso pubblico emesso dall’assessorato regionale dell’energia.
Il centro per l’idrogeno rientrerebbe in un potenziale di investimenti che l’amministrazione comunale vorrebbe concretizzare, a partire anche dalla portualità. La strada comunque non è affatto semplice e sono già tanti i territori in lizza per opere strategiche.
Visto l andamento degli ultimi anni sappiamo già come andrà a finire.