Gela. Non fu spaccio di droga. Il gup del tribunale ha disposto l’assoluzione, con il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste, nei confronti di un trentenne, Ayoub Bentalib. Venne coinvolto nell’inchiesta “Cave canem” che portò ad individuare anche un presunto giro di droga. L’imputato, che vive in città insieme alla famiglia, risultò inizialmente irreperibile. Venne poi raggiunto dalle notifiche e così è partita l’udienza preliminare. Il difensore, l’avvocato Salvatore Falzone, ha insistito sul fatto che l’episodio contestato fosse legato ad un consumo con altre persone. L’imputato infatti non spacciò droga.
Una linea che il gup Roberto Riggio ha valutato favorevolmente, disponendo appunto il non luogo a procedere. Il blitz “Cave canem” toccò diversi coinvolti e fece emergere non solo ipotesi di spaccio di droga ma anche di furti. A Bentalib veniva addebitata la contestazione proprio per le sostanze stupefacenti e la difesa ha escluso la sussistenza di una sua eventuale attività di vendita e cessione.