Gela. La Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio, la decisione che il gip del tribunale di Catania aveva emesso lo scorso anno, attraverso un’ordinanza. I giudici romani hanno accolto il ricorso presentato dalla difesa del sessantunenne Emanuele Iozza, coinvolto anche nell’omicidio del niscemese Roberto Bennici, ucciso nell’ottobre di trentadue anni fa. Bennici era vicino alla famiglia stiddara dei Russo e quell’azione fu decisa dai rivali di Cosa nostra. Il gip etneo non aveva accolto la richiesta di cumulo di pene, formulata dal legale di Iozza, l’avvocato Flavio Sinatra, che aveva fatto riferimento ad un preciso periodo temporale, legato anche all’arresto del sessantunenne. La procura generale presso la Corte di appello di Catania aveva invece indicato il cumulo per l’ergastolo. Una decisione che la difesa di Iozza ha ritenuto illegittima, rivolgendosi alla Corte di Cassazione. I giudici hanno dato seguito alle conclusioni del ricorso del legale. Di fatto, la decisione blocca il cumulo per l’ergastolo. La procura generale ha concluso, a sua volta, per l’annullamento della decisione del gip etneo.
“ll giudice dell’esecuzione ha utilizzato, ai fini della decisione, il provvedimento di cumulo emesso dalla Procura generale della Repubblica di Catania il 16.6.2021, acquisito dopo la celebrazione dell’udienza camerale partecipata del 19.4.2021”, scrivono i magistrati capitolini riprendendo le conclusioni della difesa di Iozza. Le motivazioni sono state pubblicate e la Cassazione ha disposto il rinvio nuovamente al gip del tribunale di Catania, che in fase di esecuzione dovrà dare corso a quanto stabilito in sede di legittimità.